La Xylella alle porte della provincia di Foggia, la Regione che fa?
Una situazione preoccupante, che smentisce le rassicurazioni degli ultimi mesi e impone una mobilitazione straordinaria e immediata

“La Xylella sta avanzando a una velocità ben superiore alle previsioni della comunità scientifica. Le segnalazioni più recenti e la stampa locale confermano che il batterio è ormai alle porte della provincia di Foggia. Un dato allarmante, che smentisce le rassicurazioni ricevute fino a pochi mesi fa e impone una mobilitazione straordinaria e immediata.”
Lo dichiara la senatrice Anna Maria Fallucchi (Fratelli d’Italia), membro della Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato.
“La situazione richiede una risposta tempestiva, concreta e coordinata a livello nazionale. In questo senso desidero esprimere piena fiducia e profonda stima per il lavoro del sottosegretario al MASAF, senatore Patrizio La Pietra, che sin dall’inizio del suo mandato si è distinto per l’impegno costante, la visione strategica e la capacità di ascolto nei confronti dei territori colpiti. Il suo approccio pragmatico e la sua autorevolezza rappresentano oggi un presidio istituzionale fondamentale nella lotta alla Xylella.”
“Nel corso di un recente confronto diretto – aggiunge la senatrice – il Sottosegretario mi ha confermato l’intenzione di convocare a breve un ulteriore tavolo tecnico nazionale sull’emergenza, coinvolgendo enti locali, organizzazioni agricole e tutti i soggetti competenti. Si tratta di un passaggio cruciale per superare la fase delle parole e avviare finalmente interventi strutturati ed efficaci.”
“Secondo i dati disponibili, la Regione Puglia ha avuto accesso a oltre 300 milioni di euro negli ultimi anni per contrastare la diffusione del batterio. Tuttavia, non solo l’avanzata della Xylella non è stata fermata, ma si è aggravata. È quindi legittimo domandarsi come siano stati impiegati questi fondi e quali interventi concreti siano stati realmente attuati. Purtroppo, dalla Regione non è mai giunta una risposta chiara e trasparente. “Insieme al capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Renato Perrini, ci attiveremo in tutte le sedi opportune per portare la questione in aula e fare piena luce su eventuali responsabilità, negligenze o ritardi. “La provincia di Foggia – conclude Fallucchi – non può permettersi di subire lo stesso destino del Salento. Oggi disponiamo di strumenti e conoscenze che al tempo non avevamo. In Puglia è già stato colpito oltre il 40% del patrimonio olivicolo, con decine di milioni di ulivi compromessi. Difendere gli ulivi, l’agricoltura e l’identità del nostro territorio è un dovere istituzionale, oltre che una battaglia di civiltà che non può più essere rimandata.” L’olivicoltura è molto diffusa e rappresenta un’importante risorsa economica per il Foggiano essendo una delle attività agricole più importanti della provincia. Oltre 34 mila aziende sono coinvolte nella produzione di olive da olio in Capitanata, rappresentando circa il 15% del totale delle imprese olivicole pugliesi, senza contare la produzione di olive da tavola in forte espansione. Sulla stessa linea il consigliare regionale Napoleone Cera (Lega): “Un patrimonio economico, ecologico e paesaggistico da difendere a tutti i costi. L’epidemia sta correndo veloce e inesorabile verso nord, la superficie demarcata come infetta è di oltre 8 mila km quadrati, pari al 40% del territorio pugliese. Uno studio del Cnr prevede uno scenario di sviluppo allarmante se non si interviene in modo decisivo”. Intanto gli alberi morti in Puglia sono già più di 21 milioni, uccisi da quello che è stato definito il fuoco invisibile per via del caratteristico disseccamento che la malattia provoca alla pianta.
“Ciò nonostante il presidente della Regione Michele Emiliano per anni ha rassicurato tutti dicendo che l’epidemia fosse sotto controllo, che fosse stata fermata al sud della Puglia. Ma evidentemente i fatti lo hanno smentito. Sono numerosi gli esperti, i tecnici, gli studiosi e gli addetti ai lavori che hanno criticato i tentennamenti della politica di fronte ad un problema che oggi si manifesta in tutta la sua drammaticità”.
Pubblicato il 10 Luglio 2025



