La Titanus mette le mani su Lady Mafia, presto la fiction
Quando lo scorso febbraio Lady Mafia viene distribuita per la prima volta su scala nazionale, dopo la breve ma incoraggiante parentesi regionale, l’Italia è sconvolta. Presentata da chi già la conosceva come “La Lisbeth a fumetti” e come “il Diabolik in gonnella”, la mini serie noir della Cuore Noir Edizioni, con protagonista un’antieroina tormentata e vendicativa, incassa l’immediata ostruzione di Libera di Don Ciotti e della Commissione Antimafia, che basandosi esclusivamente sul titolo del fumetto, lo bollano come diseducativo e offensivo. Lady Mafia è così sulla bocca di tutti, non solo degli addetti ai lavori: ne parlano i tg Rai e tutti i quotidiani, spopola sul web e sui blog. C’è chi la definisce la nuova frontiera del noir italiano, e chi un temporale estivo, destinato a durare poco. In ogni caso, Lady Mafia mostra una forza magnetica, quasi magica, irresistibile. Tant’è che anche la stampa francese e inglese si accorgono di lei.
Comunque sia, che la si ami o che la si odi, è innegabile che Lady Mafia e la Cuore Noir Edizioni hanno cambiato il modo di fare fumetti in Italia. D’altra parte, diversamente non avrebbero potuto sopravvivere al cospetto di colossi editoriali che hanno fatto la storia del fumetto nel nostro Paese; per non parlare di un settore, l’editoria, che è oramai da anni in crisi profonda. Controcorrente è lo stile della narrazione scelto dall’autore Pietro Favorito: volutamente generoso e quasi prosaico, è assai lontano dagli standard del fumetto tradizionale. Altrettanto particolare è la scelta del disegno. Le tavole di Domenico Nagliero, a meta’ strada tra il manga e il realismo classico italiano, sono quanto mai votati all’essenzialità e alla funzionalità. Ma la vera scommessa, vinta, dalla Cuore Noir Edizioni e da Lady Mafia è stata quella di voler veicolare messaggi sociali importanti in ogni suo episodio, e di coinvolgere volti noti dello spettacolo per amplificarne l’impatto emotivo. Nasce così la rubrica Lady Mafia Extra, un fumetto nel fumetto, che ha visto come testimonial d’eccezione Anna Falchi, Enzo Iacchetti, i Sud Sound System e le due gieffine Sarah Nile e Veronica Ciardi.
Probabilmente proprio il coraggio un po’ folle e lo spirito d’innovazione della casa editrice hanno acceso la curiosità di un colosso storico come la Titanus. Lo “Scudo nobile del Cinema Italiano”, vera colonna portante della pellicola nostrana, ha infatti recentemente acquisito i diritti televisivi e cinematografici del fumetto per il mondo intero per la produzione di una serie per il piccolo schermo ispirata alla mini saga a fumetti.
Pubblicato il 11 Novembre 2014