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La situazione peggiora ma Lopalco auspica che la Puglia cambi colore

Se la Puglia diventerà zona gialla? Potrebbe, però il neo-assessore regionale alla Sanità, professor Pierluigi Lopalco, spera che rimanga arancione. Infatti, il noto epidemiologo ed assessore alla Sanità della Regione Puglia, ieri nel corso della trasmissione radiofonica “Un Giorno da Pecora” di Radio1 Rai e di cui è stato ospite, ha spiegato che “purtroppo c’è un fraintendimento comunicativo, per il quale dire che c’è una regione gialla sembra che il pericolo non ci sia, che sia passato e quindi si pensa ad un ‘liberi tutti’, una cosa di cui – ha esclamato Lopalco – ho il terrore”. Quindi, il ventilato cambio di colore per la Puglia da parte del Governo nazionale, nella graduatoria delle regioni più interessate dall’epidemia da Covid 19 e, quindi più a rischio, per Lopalco “il problema è il messaggio comunicativo”, che va spiegato bene ai cittadini. “Comunque – ha dichiarato il neo-assessore pugliese alla Sanità – l’Rt (ndr – ossia l’indice di contagiosità individuale) è basso e gli altri indicatori sono abbastanza buoni” in Puglia. Pertanto, ha aggiunto Lopalco: “fermandoci ai numeri la possibilità di classificarci gialli è elevata”. Ed alla domanda se il rientro natalizio dei pugliesi che vivono fuori dalla regione preoccupa il governo regionale, l’attuale responsabile alla Sanità del governatorato Emiliano ha risposto: “Ci si preoccupa se questo rientro avviene in maniera veloce ed improvvisa, mentre un rientro più tranquillo e cadenzato sarebbe più gestibile”. Mentre alla successiva richiesta di quantificare le aspettative di rientrino per le feste, Lopalco ha dichiarato: “Siamo nell’ordine delle decine di migliaia più che delle singole migliaia”. Però, “questi numeri – ha sottolineato l’epidemiologo – se arrivano in maniera incontrollata potrebbero rappresentare un pericolo”. Per cui la speranza del professor Lopalco e, quindi, del governo pugliese è “che questi numeri possano consentire anche di fare tampone rapido a chi rientrerà” nella nostra regione durante il periodo delle prossime festività natalizie. E, alla domanda dove potrebbero fare il test questi pendolari che rientreranno da fuori regione, il neo assessore alla Sanità ha affermato: “Direi di segnalarsi e prenotare il tampone andandolo a fare nelle postazioni che ci sono nella regione”. Risposta, questa, che di conseguenza ha indotto il conduttore della trasmissione radiofonica a chiedere quale è il consiglio che il professor Lopolaco darebbe ai pugliesi che vivono fuori. Ovvero, tornare nella propria regione o restare dove sono ora, facendo uno sforzo? “Difficile dirlo” – ha subito affermato l’epidemiologo ed assessore, che di certo l’unico consiglio che si è sentito di dare senza tentennamenti di sorta, a coloro che vorrebbero venire in Puglia per le prossime festività di fine anno, è stato quello “di spostare il festeggiamento a tempi migliori”, a causa chiaramente della situazione emergenziale in cui versa ora la Puglia. Anche se, poi, ha aggiunto Lopalco: “Speriamo che nelle prossime settimane la situazione migliori, ma in due o tre settimane il virus non sparisce”. E, dopo tali affermazioni, la curiosità del conduttore della nota trasmissione di “Radio1 Rai” lo ha spinto ha concludere con la domanda su come sarà il Natale del professor Lopalco? “A natale di solito eravamo almeno 20 persone a cena – ha replicato l’autorevole ospite di “Un Giorno da Pecora” -, quest’anno spero di poter aver giusto i miei due figli e quindi saremo in quattro. Loro vivono uno in Portogallo e un altro in Olanda. Penso dovranno fare la quarantena quando torneranno, e per farlo dovranno tornare prima del 20 dicembre: non so se ce la faranno”. Intanto, mentre chi si sta occupando della sicurezza di salute dei pugliesi si limita soltanto ad auspicare il “non cambio di colore” della Puglia da arancione a gialla, c’è chi dal fronte delle opposizioni si appresta, con un’interrogazione al ministro della Sanità, Roberto Speranza, a chiedere in Parlamento il commissariamento della Sanità pugliese “prima che sia troppo tardi”. Infatti, con una nota i parlamentari pugliesi di Forza Italia Francesco Paolo Sisto, Mauro D’Attis, Dario Damiani, Vincenza Labriola, Anna Carmela Minuto ed Elvira Savino, dopo aver rilevato che “il bollettino Covid segna uno scenario gravissimo per la Puglia: altri 1.602 casi, 42 deceduti e un rapporto tra contagi e tamponi ben al di sopra della media nazionale, ha dichiarato che “di fronte a dati drammatici, che parlano chiaro e sono più forti di qualsiasi propaganda, è pura incoscienza invocare per la Regione una riduzione del rischio a zona gialla, come si arrischia a fare il duo Emiliano-Lopalco”, perché “purtroppo – per i parlamentare pugliesi del partito di Silvio Berlusconi – la Puglia, oggi, è da zona rosso fuoco, altro che gialla!” Infatti, il noto penalista e  deputato barese di Fi, Sisto, ha aggiunto: “L’incoscienza dell’Amministrazione regionale pugliese 
è di rilevanza penale”, in quanto per quello che sta accadendo nella nostra regione “si tratta di vero e proprio concorso nei contagi, nei ricoveri e nelle morti per Covid”. E per questo Sisto ha annunciato che presenterà un’interrogazione urgente al ministro Speranza, “affinché apra gli occhi sulla Sanità a guida Emiliano e sulla cecità colpevole di Lopalco”. Infatti, secondo Sisto, la “nomina di un Commissario lontano dalle necessità del consenso appare ormai inevitabile” nella nostra regione. Infatti, a prescindere dalle polemiche politiche di parte, quel che è certo per la Puglia, stante ai dati diffusi a livello locale e nazionale, è che attualmente risulta tra le regioni italiane che stanno messe peggio per l’emergenza sanitaria in corso.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 4 Dicembre 2020

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Un Commento

  1. A proposito della Sanità in Capitanata. Fa schifo. Sto aspettando una visita cardiologica con elettro… dal 12 Marzo u.s. nonché un piccolo intervento per la rimozione di un piccola cisti frontale dal 28 Febbraio. Una visita Urologica di controllo dal 24 Aprile. Ma..costoro che dovevano effettuare le prestazioni, continuano a percepire lo stipendio!! Per questo denuncerei alla Magistratura l’omissione di atti d’ufficio, di questi parassiti.

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