La maggioranza regge sull’housing sociale decidendo per il rinvio
Il centrodestra lascia l’aula: “La responsabilità ve l’assumete voi”
Una “pregiudiziale” per chiedere un rinvio della discussione sull’housing sociale è stata chiesta dal consigliere Giovanni Quarato in apertura del consiglio comunale di ieri. Su una delibera proveniente dall’ufficio urbanistica, sarebbe dovuto partire in confronto in aula. Invece no, il punto saliente della convocazione è slittato grazie al voto, favorevole alla pregiudiziale, di 18 consiglieri di maggioranza. Il centrodestra ha lasciato l’aula prima, nelle file dell’opposizione è rimasto fra i banchi solo Giuseppe Mainiero che ha votato contro.
Ecco la dichiarazione di “abbandono dell’aula” espressa dal centrodestra: “Per quanto possiamo condividere -ha detto Raffaele Di Mauro- tutti gli accertamenti che un consigliere deve fare prima di deliberare, è netto che questa emergenza è dirimente per la nostra città. Quindi le responsabilità politiche stamattina ve le assumete voi nei confronti dei cittadini”.
Da presidente della commissione Ambiente e territorio, l’ingegnere Quarato aveva spiegato: “La delibera è importante e delicata. Nel frattempo è intervenuta un’altra sentenza per quanto riguarda il programma di housing sociale, successiva alla stessa delibera. Riteniamo opportuno fare approfondimenti e chiedere un parere legale per essere più consapevoli di quelle che sono le implicazioni della delibera stessa”.
In bilico 27 accordi di programma, per 372 alloggi Ers (Edilizia residenziale sociale) da cedere al Comune, nonché suoli gratuiti per costruirne circa altrettanti. Un programma poderoso, un pacchetto che vale per le singole ditte e per tutte complessivamente, anche nel senso della linea da tenere con l’una o con l’altra.
Di quelle che hanno preso parte agli accordi, in tre hanno fatto ricorso. Un esito è risultato favorevole all’ente, due contrari, secondo quanto riferiscono alcuni consiglieri che ne hanno preso visione. Un pasticcio in cui la maggioranza si sta avvolgendo e in cui pare che, a indicare la rotta, sia il risultato delle sentenze. La Regione Puglia, dal canto suo, ha rimandato la palla in campo foggiano nel momento in cui ha chiesto al consiglio di esprimersi circa “l’interesse pubblico” di mantenere alcuni programmi datati.
Era forte il rischio di non presentarsi ieri in aula da parte della maggioranza, sia perché si volevano maggiori rassicurazioni sul decollo del Pug, sia per la delibera medesima che, pare, non convincesse tutti né nelle conclusioni né in alcuni passaggi più “tecnici”. Infatti, in questi giorni, si sono susseguite una serie di riunioni per evitare di sfaldare il “campo largo” sulla materia e per scongiurare il cortocircuito fra l’assessorato all’urbanistica e la maggioranza in aula.
È andato su tutte le furie il consigliere Antonio De Sabato al solo cenno del rinvio: “I lavori delle commissioni sono bloccati da giorni, non potevamo parlare perché erano sempre in corso riunioni dei partiti politici. È surreale convocare un consiglio comunale per questo e poi rinviarlo, come se dell’assessore Galasso non fossero state chiare le motivazioni”.
Stando alla delibera e alle esitazioni dei consiglieri, il timore poteva essere quello di votare un salto nel buio. De Sabato ha sottolineato in aula: “È una magra figura che si poteva evitare”, ha parlato di “incompetenza nel trattare gli argomenti più importanti per la città” e di “reputazione”: “non ci faremo trascinare in quella di chi non sa decidere. Fate i conti con la vostra coscienza e guardate negli occhi chi soffre per emergenza abitativa”. Ha poi attaccato Giovanni Quarato, i toni si sono accessi, il consigliere Cataneo ha richiamato alla calma. Sulla scorta delle motivazioni di Quarato e la “regolarità formale” del rinvio ribadita dal segretario, il consigliere di Idm ha votato a favore.
È arrivata invece in porto la costituzione di un organo consultivo per contribuire ad aggiornare il Documento strategico per il commercio. Risalente al 2016, mancava il passaggio consiliare per avviarlo con la nuova amministrazione. Un passaggio che è stato elogiato dal consigliere De Sabato, fra i promotori dell’iniziativa con “Progetto concittadino” e sostenuto con convinzione dall’assessore Lorenzo Frattarolo. In aula la critica di Giuseppe Mainiero, che ha spostato il discorso anche sul piano della viabilità del centro della città, del traffico, dei parcheggi in rapporto con altre città del nord e del sud. “Quello della desertificazione non è un problema di macroeconomia, altrimenti accadrebbe ovunque”. Ha parlato di “aree mercatali” che si vanno desertificando e di “abusivismo” diffuso.
Il consiglio tornerà a riunirsi il 29 novembre sul Dup 2025-2027 (Documento unico di programmazione) e sull’adesione alla Fondazione Apulia Film Commission.
Paola Lucino
Pubblicato il 28 Novembre 2024