Cronaca

“La mafia a Foggia esiste e va combattuta perché è la principale causa di povertà e arretratezza”

Pierpaolo d’Arienzo, segretario provinciale del Partito Democratico

La mafia a Foggia esiste e va combattuta riconoscendola come la principale causa di povertà e arretratezza di un capoluogo e di una provincia abitata da tante persone per bene che vogliono liberarsene”. Sono le parole di Pierpaolo d’Arienzo, segretario provinciale di Foggia del Partito Democratico, nel giorno dell’anniversario della Strage di Capaci, in cui furono uccisi Giovanni Falcone, Francesco Morvillo e gli uomini della scorta, e dopo le recenti polemiche legate alla negazione del fenomeno mafioso proprio a Foggia, secondo capoluogo italiano il cui Comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. “Foggia non si può più permettere di negare il fenomeno mafioso e serve organizzare la comunità per una risposta corale e univoca”, gli fa eco il segretario cittadino del PD di Foggia, Davide Emanuele.

“Viviamo in un territorio dove la mafia, in questi decenni, oltre ad avere provocato dolore e paura, ha prodotto prevaricazione su chi svolge attività commerciali e altre attività economiche, facendo crescere un’economia criminale attraverso il traffico di droga, le estorsioni, il gioco d’azzardo e le infiltrazioni nelle pubbliche amministrazioni o direttamente nelle imprese: questo è il vero cancro del territorio che va estirpato perché causa povertà e sottosviluppo. Ma, come si fa con una malattia, bisogna anzitutto esserne consapevoli, parlarne, aiutare la magistratura e le forze dell’ordine, organizzare l’antimafia sociale realmente, con azioni concrete. L’errore più grande che si possa fare è sminuire o addirittura negare. Non ce lo possiamo permettere”, è la riflessione di d’Arienzo. Per Davide Emanuele, segretario del Pd di Foggia, “tutta la comunità deve unirsi sul tema dell’antimafia sociale, non devono esserci bandiere o colori. Abbiamo bisogno di organizzare e mantenere organizzata una risposta alla criminalità organizzata che soffoca l’intera città, dalle sue istituzioni alle imprese e quindi a tutto il territorio. Non possiamo più permetterci di delegare solo alla magistratura o alle forze dell’ordine, ognuno di noi deve dare l’esempio, ogni giorno. La nostra città ha già pagato e sta pagando un prezzo troppo alto, è ora che, insieme, organizziamo una Foggia città dell’antimafia”.


Pubblicato il 24 Maggio 2023

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