La guardia si distrae e “Lupin” evade dal Tribunale
Chiede di andare in bagno, ma ne approfitta per fuggire. E’ accaduto a Foggia, dove un detenuto 38enne di Cerignola, in Tribunale per un’udienza di convalida da parte del gup, si e’ reso irreperibile e ora è ricercato. L’uomo era stato arrestato per furto e resistenza a pubblico ufficiale. La sua abilita’ di ladro gli era valsa il soprannome di ‘Lupin’. A riferire l’episodio e’ Aldo Di Giacomo, segretario generale Spp (Sindacato di Polizia Penitenziaria), che lamenta “il numero insufficiente di agenti penitenziari”. Intanto sono state attivate le ricerche dell’uomo, con l’utilizzo anche di unita’ cinofile. L’uomo evaso dal Tribunale di Foggia si trovava, insieme al fratello, nel reparto detentivo, nei sotterranei dell’edificio. La dinamica dell’accaduto e’ ancora in fase di accertamento, ma sembra che intorno alle 10 il detenuto, che scontava una condanna definitiva per reati contro la persona e con fine pena nel 2017, abbia chiesto di andare in bagno. Una volta entrato avrebbe approfittato del fatto che il poliziotto in servizio di guardia sarebbe stato distratto da un altro detenuto, allentando la guardia sul detenuto poi evaso.“Ci e’ stato riferito – spiega il segretario nazionale del Sappe, Federico Pilagatti – che in quel momento erano in corso i lavori di sostituzione della serratura della porta che dal reparto consente di uscire e raggiungere i locali utilizzati come parcheggio per i mezzi della Polizia Penitenziaria”. Il Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria in una nota denuncia: “La mancanza di un qualsiasi sistema di video sorveglianza non ha certo aiutato le ricerche. Il Sappe nei mesi scorsi, dopo aver effettuato una visita nei locali in questione, aveva denunciato tale circostanza, chiedendo all’amministrazione penitenziaria di adoperarsi”. Il sindacato inoltre chiede la rimozione dei responsabili del Nucleo traduzione di Foggia. “Ci sono gravi fatti accaduti – si legge nella nota – denunciati all’amministrazione penitenziaria regionale, e nonostante cio’ abbia creato spreco di uomini, risorse, e denaro pubblico, costringendo in piu’ occasioni i poliziotti penitenziari di Foggia a lavorare in condizioni di grande pericolo, nessun provvedimento e’ mai stato preso”.
Pubblicato il 14 Dicembre 2016