Cultura e Spettacoli

La grande quercia di Santa Justa nel territorio di Lucera

Il Major Oak è una quercia storica (si calcola abbia fra gli 800 e i 100 anni) che si erge presso il villaggio di Edwinstowe, nel cuore della Foresta di Sherwood, nel Nottinghamshire, Inghilterra ; secondo il folklore locale, esso era il luogo di raccolta della banda di Robin Hood. Il nome gli venne dato nel 1790 dal maggiore Hayman Rooke, il quale fu  il primo a dare una descrizione dettagliata della pianta. Colossali le dimensioni : 10 m. di circonferenza e un peso stimato di 23 tonnellate. Un miracolo di longevità frutto della passione addirittura commovente degli inglesi verso questo gigante. Sin dall’epoca vittoriana, i rami più pesanti del Major Oak sono supportati da un elaborato sistema di piloni a sostegno. Nel febbraio del 1998 la compagnia degli ‘Amici del Major Oak’ ha iniziato a coltivare dei cloni del famoso albero, piantandone le bacche nei parchi delle più famose città del mondo (dal 2003, a Dorset, sta crescendo una piantagione di 260 germogli derivati dalle ghiande del Major Oak). Fossero state adottate queste cautele e si fosse agito con la stessa passione, anche la Puglia avrebbe oggi il suo Major Oak. Sino a qualche anno fa la quercia di Santa Justa, nel territorio di Lucera, svettava a 30 m. ; viveva da 900 anni e la circonferenza, misurata a un metro da terra, era pari a m. 6,30. Il 16 dicembre del 2011, al termine di un periodo di gravissimo deperimento dovuto all’attacco di parassiti (che l’incuria collettiva non volle né prevenire, né curare per tempo), quella quercia venne sradicata e abbattuta dalle raffiche di un vento violentissimo ; tutto ciò malgrado negli ultimi anni la pianta fosse oggetto dell’attenzione del WWF, pur restando di proprietà privata. Il suo nome era legato alla storia (tutt’altro che documentata) del cavaliere di Santa Justa, una specie di Robin Hood nostrano che nel periodo angioino rubava ai ricchi per sfamare i poveri ; l’albero era uno dei principali luoghi di ritrovo di Santa Justa e compagni. La quercia è descritta anche in ‘Santa Justa’, un romanzo edito nel 1936 di Gaetano Pitta ed ambientato all’interno della colonna saracena di Lucera all’indomani della sconfitta di Manfredi e della consegna della città nelle mani di Carlo d’Angiò. Alcuni studiosi azzardano che Santa Justa altri non fosse che il Marchese Federigo da Montecorvino, un cavaliere di origine normanna la cui famiglia aveva legato le sue sorti a casa Hohenstaufen giurando fedeltà prima a Federico II e poi a suo figlio Manfredi. Si vuole pure che all’ombra di Santa Justa Federico II amasse riposare durante le pause di caccia. I resti del gigante vennero ridotti in cenere alla fine di aprile di quattro anni fa per effetto di un incendio doloso.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 7 Giugno 2016

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