Cultura e Spettacoli

La diocesi di Cerignola – Ascoli Satriano compie 200 anni

Due secoli di vita e non li dimostra. Il prossimo 14 Giugno, infatti, la diocesi di Cerignola- Ascoli Satriano compirà 200 anni. Venne eretta il 14 Giugno 1819 per volontà di Papa Pio VII che la trasformò da arcipretura a diocesi. Originariamente il titolo era diocesi Cerignola e Ascoli Satriano, con due distinte cattedrali. Nel piano di riordino delle diocesi italiane del 1986, cambiò la dizione in Cerignola- Ascoli Satriano, con un trattino in mezzo al posto della ” e”. Il prossimo 14 Giugno a Cerignola si terranno solenni festeggiamenti con una messa celebrata in Cattedrale da Sua Eminenza il cardinale Angelo Amato, Prefetto Emerito della Congregazione delle Cause dei Santi. Abbiamo intervistato il professor Giuseppe Di Bisceglie, storico della Chiesa e portavoce delle celebrazioni.

Professor Di Bisceglie, come sorge storicamente la diocesi?

“Duecento anni or sono, era arcipretura nullius. Nel 1819 Papa Pio VII decise di erigerla da arcipretura a diocesi col titolo di Cerignola e Ascoli Satriano, come fossero entità distinte”.

Poi?

” Nel 1986, col piano di riordino delle diocesi che naturalmente non riguardava solo questa, la dizione cambiò e la “e” iniziale venne sostituita da un trattino. Ovviamente molto di più che un semplice cambio di lessico, voleva dire che al posto di due realtà ve ne era una a tutti gli effetti”.

Che cosa ha spinto verso l’erezione di una diocesi?

“Penso che sia frutto e derivazione di un processo storico. Poco alla volta iniziano a sorgere le parrocchie, Cerignola acquisisce uno sviluppo terriero notevole, accompagnato dall’ aumento demografico. Tutto questo spinse il Papa regnante a creare la nuova struttura diocesana, più idonea rispetto all’ arcipretura”.

Qual è il ruolo attuale della diocesi?

“Risponde perfettamente alla vocazione della Chiesa attuale, per servire le diverse esigenze del territorio, le tante emergenze e povertà. Su iniziativa diocesana è da poco sorta una casa di accoglienza per migranti, la Caritas diocesana qui lavora a pieno regime”.

Diocesi anche baluardo di legalità, in un territorio che qualche criticità la presenta…

“Certamente, la diocesi si muove in questa direzione. E’ un avamposto di legalità, fa parte della stessa missione della Chiesa e della dottrina sociale”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 5 Giugno 2019

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