Primo Piano

La Diga di Occhito meno vuota per la pioggia, ma resta l’emergenza

Cia: "Necessaria la realizzazione di tre grandi opere per alleviare la siccità"

Da 50 a oltre 71 milioni di metri cubi d’acqua: in due settimane, grazie alla pioggia caduta nell’ultimo periodo, la diga di Occhito ha recuperato più di 21 milioni di metri cubi di disponibilità idrica. Ma l’invaso gestito dal consorzio di bonifica della
Capitanata, posto a cavallo tra Puglia e Molise, rispetto al 2 aprile dello scorso anno registra ancora un deficit idrico pesantissimo di oltre 76 milioni di mc.
L’assemblea della regione Puglia, su proposta dei consiglieri Antonio Tutolo e Rosa Barone, ha approvato all’unanimità lo stato di emergenza idrica per la provincia di Foggia, atto propedeutico all’adozione di misure straordinarie sul piano
operativo e infrastrutturale. La diga del Liscione in Molise, che il 12 marzo scorso ha raggiunto il livello massimo di contenimento, continua a sversare a mare le quantità eccedenti d’acqua che con una condotta di appena 10 chilometri potrebbero invece contribuire ad alimentare proprio la diga di Occhito. “La
realizzazione di quella condotta – spiega Angelo Miano, presidente di CIA Agricoltori Italiani per la provincia di Foggia, è uno dei progetti da tempo in cantiere per alleviare la sete dei terreni agricoli del Foggiano, ma è al centro di una
contesa tra Regione Molise e Regione Puglia. Da anni stiamo indicando con precisione cosa serve – aggiunge Miano – ma la politica a livello locale e tra regioni non riesce a mettersi d’accordo, allora è imprescindibile che la realizzazione delle
opere sia affidata a un Commissario Unico per ogni singola opera nominato dal Governo”. La Cia sottolinea la necessità di tre grandi opere. Costruzione di una condotta di soli 10 chilometri per far arrivare, fino al ripartitore di Finocchito, una parte dei 200 milioni di metri cubi d’acqua che annualmente confluiscono a mare dalla diga del Liscione, in Molise. La seconda grande opera è la realizzazione ex novo della diga di Palazzo d’Ascoli, un nuovo invaso che recupererebbe circa 72
milioni di metri cubi d’acqua. La terza grande opera è la realizzazione della diga di Piano dei Limiti, un invaso che sarebbe posto a valle della diga di Occhito così da recuperare almeno 42 milioni di metri cubi d’acqua.


Pubblicato il 3 Aprile 2025

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