Cultura e Spettacoli

La Daunia contesa da Germani e Bizantini

Nel debole e infelice stato in cui, nel sec. V d.C., versava l’Italia, Odoacre, capo degli Eruli, corse a occuparla nel 476. La sua vittoria fu piena, poiché egli riuscì  a sbalzare dal trono imperiale Romolo Augustolo e a mandarlo in dorata prigione a Napoli. Odoacre regnò per 14 anni, ma Teodorico, Re degli Ostrogoti, venuto alla medesima conquista con un poderoso esercito, col consenso di Zenone, Imperatore d’Oriente, il quale lo aveva dichiarato Re d’Italia e come tale suo vassallo, sconfisse Odoacre e lo uccise. Così diede principio alla signoria del Goti in Italia, che, sotto questo saggio Re, riprese vita. Teodorico, ottimo principe, si fece amare da tutti i suoi sudditi per il suo buon governo, senza mutare alcuna delle istituzioni romane ancora in vigore. Aggiunse solo un nuovo magistrato, detto Comes (Conte), in ogni città, anche la minore, per l’amministrazione della giustizia, Fu detto – e giustamente – che egli non avesse altra preoccupazione che il benessere dei sudditi, sia Goti che Italici. Teodorico regnò poco meno di 28 anni. Alla di lui morte, nel 526, gli successe sul trono Atalarico, suo figlio, sotto la reggenza della madre Amalasunda, perché egli non era che decenne. Dissoluto, dopo solo otto anni di regno, morì nell’anno 534. Sua madre Amalasunda  sposò allora Teodato, di lui cugino, in quanto figlio di Emalafrida, sorella di Teodorico, e lo innalzò al trono. Ma Teodato, calpestando tutti i debiti della gratitudine, la fece assassinare, per suggerimento di parenti di scellerati, cui lei, nella sua reggenza, aveva dovuto comminare la pena capitale. Continua sull’edizione cartacea del Quotidiano di Foggia. Nelle edicole di Foggia e provincia


Pubblicato il 9 Dicembre 2010

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