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La crisi di liquidità di Amgas nel rendiconto del 2023

Torna il consiglio comunale con gli obiettivi di gestione delle partecipate

Torna a riunirsi il consiglio comunale che ha come primo punto all’ordine del giorno l’approvazione degli “obiettivi di gestione” delle società partecipate del Comune. Finora ne è stato approvato solo l’assetto complessivo, con un cda a cinque componenti ancora da nominare, almeno per alcune Amgas, Ataf, Am Service (Amiu ha la presidenza e alcuni consiglieri a Bari).La seduta si preannuncia particolarmente sentita non solo perché l’attesa degli “obiettivi” da definire si è protratta oltre le previsioni, ma anche per la difficile situazione di Amgas così come è stata descritta dall’amministratore unico, dimissionario, Fabio Diomede.

La giunta ha approvato la scorsa settimana il rendiconto di gestione finanziaria relativo al 2023, una relazione informativa per i consiglieri e gli stakeholders del territorio sui “riflessi contabili” dei fatti amministrativi. Nell’ambito delle partecipate, è proprio la condizione dell’azienda del gas (per cui il Comune ha versato 1milione di euro) a segnalarsi più complessa.Fabio Diomede, nella sua relazione, spiega quali sono state le spese da fronteggiare appena insediato a settembre nel 2021: 700mila euro per una sanzione comminata da Arera per mancato o tardivo acquisti di Tee (titoli di efficienza energetica). La prima fase del contenzioso che ne è seguita ha visto la società soccombente ed è stato proposto appello. L’Au espone anche le linee di finanziamento della società, i rapporti con le banche, l’obbligo di legge di avere “contatori smart” con un investimento che andava completato. La sua lettera, allegata al rendiconto, prosegue sulle modalità in cui sono stati cercati finanziamenti per ottemperare alla legge, a cominciare dalle richieste al Comune per finire alle stesse banche. Ci sono poi i costi del palazzo dell’Amgas in via Manfredi, “non conforme alle reali esigenze” ad avviso di chi scrive. Impattano sul bilancio della società per 900mila euro annui, ma si è arrivati anche a 1milione e 400/600mila nel 2019 e 2020.

 

L’opposizione è pronta a dare battaglia in aula anche su altri punti, dai ritardi nella nomina dei cda alle assunzioni che, dice Claudio Amorese di Fdi, “sono ancora quelle dei commissari” per quanto riguarda Ataf. In discussione anche alcune mozioni, interpellanze e interrogazioni, oltre che l’approvazione di debiti fuori bilancio.

 

Paola Lucino

 

 

 

 

 

 

 


Pubblicato il 7 Maggio 2024

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