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La Cgil dice basta al gioco al massacro

La Segreteria provinciale della CGIL di Foggia denuncia l’azione portata avanti dal Governo Italiano che da troppi mesi conduce un gioco al massacro sulla pelle dei lavoratori Socialmente Utili e di pubblica utilità, impegnati da più di 20 anni nelle pubbliche amministrazioni e diventati indispensabili per i Comuni rispetto a funzioni e servizi per i cittadini. E’ sufficiente costatare cosa accade, quali disservizi produca in questi enti, l’assenza anche di un solo LSU per una qualsiasi ragione. La Corte dei Conti ha stabilito che tali forme di sostegno non potevano essere prorogate: l’indicazione data era quella di stabilire percorsi volti alla stabilizzazione del personale e la risposta del Governo è stata quella di scaricare le responsabilità sulle regioni e sui Comuni che utilizzano tale forza lavoro, senza attuare gli adempimenti di propria competenza. Infatti non è ancora stato sciolto il nodo delle risorse, con patto di stabilità e del blocco delle assunzioni che di fatto frenano eventuali percorsi volti alla stabilizzazione. La platea storica dei lavoratori LSU in Italia è di 9500 persone, di cui 1013 – pari al 10,67 % del totale – riguarda la sola Regione Puglia e di questi 244 sono della provincia di Foggia (179 impegnati nella sola città di Manfredonia). Riscontriamo che a oggi nessuno dei nodi è stato chiarito e risolto e sulla testa degli LSU incombe una spada di Damocle: al danno di 20 anni di precariato rischia di sommarsi anche la beffa di essere messi fuori da un giorno all’altro, perché le convenzioni sono in scadenza il prossimo 31 dicembre e ad oggi nessun soggetto istituzionale ha chiarito cosa succederà dal primo gennaio. Dalle prime anticipazioni della legge di stabilità non emerge nessuna copertura economica. La Regione Puglia dal canto suo sino ad oggi ha promosso alcuni incontri che nei fatti non hanno dato nessun risultato, così come le Amministrazioni Comunali non hanno assunto nessun impegno se non la disponibilità al dialogo. La Provincia, che aveva l’onere di coordinare il tavolo provinciale sulla vertenza istituendo una cabina di regia, è invece più presa da strategie legate alle future e imminenti elezioni del nuovo consiglio. La Cgil di Foggia auspica che si avvii finalmente un percorso che riconosca dignità e garantisca sicurezza a questi lavoratori e alle loro famiglie, smettendo l’antipatico gioco dello scaricabarile e attivandosi ognuno per il proprio ruolo affinché si arrivi ad una soluzione positiva della vertenza. Con rammarico e anche indignazione registriamo però che ad oggi nessun soggetto istituzionale – che sia Governo, Regione, Provincia o Comuni – è interessato al futuro di questi lavoratori. Senza risposte concrete in brevissimo tempo siamo pronti a mobilitarci al fianco di questi lavoratori.


Pubblicato il 24 Dicembre 2016

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