La Cgil: anche a Foggia un ‘telefono rosa’ per le vittime
In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne la Cgil di Foggia, il sindacato dei pensionati, il coordinamento Donne di Cgil e Spi, l’Auser, hanno promosso per sabato 25 novembre a partire dalle 17.30, un incontro pubblico presso il Salone della Camera del Lavoro, aperto al contributo di associazioni e cittadini, per discutere sul tema della violenza di genere. La Cgil, nel corso dell’iniziativa, presentera’ un ‘numero rosa’, al quale le donne vittima di una violenza, di un sopruso, che vivono una condizione di disagio possono rivolgersi. “C’e’ un problema di linguaggio pubblico che investe il genere femminile e che fa ricorso troppo spesso a un frasario maschilista, offensivo, fatto di sopraffazione e rappresentazione della donna come oggetto – afferma la segretaria provinciale della Cgil di Foggia, Loredana Olivieri-. Ma c’e’ un problema legato anche a come vengono raccontati i casi di cronaca che riguardano le violenze sulle donne, dove si insiste su aspetti morbosi o addirittura ci si abbandona a giudizi sul vestiario delle vittime, sui luoghi frequentati o gli orari, come se questo potesse giustificare un sopruso”.Durante l’incontro vi saranno testimonianze di sindacaliste, psicologhe, lavoratrici, e l’esposizione di alcuni lavori grafici realizzati da giovani studenti. “Vorremmo affrontare – aggiunge Olivieri – anche una riflessione collettiva su come le forme di sopruso sulle donne vanno anche oltre gli episodi di violenza maschile. Stiamo conducendo una battaglia affinche’ il servizi sanitario garantisca l’applicazione di una legge in provincia di Foggia come la 194 che deve fare i conti con scarsita’ di operatori che effettuano interruzioni volontarie di gravidanza”. Tocchera’ a Tina Pizzolo, responsabile del coordinamento Donne dello Spi provinciale, relazionare invece “sui soprusi cui sono costrette le donne pensionate, vittime soprattutto di raggiri, rapine e anch’esse di difficolta’ nell’accesso alle cure”. “Il nostro impegno quotidiano con l’Auser, con il progetto Filo d’Argento e con la nostra universita’ della terza eta’ – spiega il presidente provinciale dell’associazione, Vittorio Cucci – e’ spingere alla socialita’ uomini e donne. Spesso e’ la solitudine a lasciare queste persone preda di gente senza scrupoli. Stare insieme significa essere piu’ attivi, piu’ protetti dal punto di vista sociale”.
Pubblicato il 23 Novembre 2017