La Cerignola che vogliamo, torna a rifiorire il quartiere Fornaci
Note soddisfacenti per la Cerignola che vince. Ovviamente non alludiamo alla squadra di calcio che ha iniziato a fatica il campionato dei massimi dilettanti in serie D, girone H. Ci riferiamo invece al team del governo locale Metta. Un’ azione che promette bene è sfociata infatti in rete grazie alla sinergia inter assessorile della formazione civica sulla composita materia dell’ attenzione e delle sistemazione delle periferie. Qui in zona Fornaci si resta finalmente meravigliati dalle insolite radicali pulizie in zona Fornaci : – 1 ) straordinari interventi per l’ aumento di nuovi pali di illuminazione negli ultimi 300 mt. di Viale Fra’ Daniele Natale ; – 2 ) riparazione e sostituzione delle stesse vecchie luci su questa arteria nell’ opposto e intero lato destro; – 3 ) posizionamento di panchine per gli anziani qui residenti che si stanchino del chilometrico tragitto pedonale utile per raggiungere la prima rivendita di giornali e tabacchi; – 4 ) cura più tempestiva settimanale per sgomberare i rifiuti abbandonati dai seicento commercianti ambulanti del mercato del mercoledì e pulizia più rigorosa delle strade interne al cuore del quartiere, dalla brevissima Via Gardenie alla zigzagante Via dei Tigli. Arricchisce il carnet di altri positivi interventi, pensati e già in corso d’esecuzione il tanto atteso – da oltre un ventennio ! – Terminal Bus di Via B. Croce, ufficiosamente più noto come Piazzale Visentin da cui ci si inoltra, in direzione Sud nel rione concepito con i criteri sociali urbanistici della novecentesca legge N. 167 / ‘ 62.
Criticità endemiche
Non vanno però sottaciute alcune sbavature come l’ assenza del servizio di raccolta del vetro : la chiara impressione proviene al viandante dalla campana verde ultracolma posizionata tra i civici n. 10 e 12 di Via Tigli. La stessa decisione del Comune di far erigere sul suolo pubblico il sopra menzionato Terminal Bus a due ditte, la prima detta “ committente “ ( = Cerere Commerciale ) e l’ altra incaricata della mera esecuzione del lavoro ( = srl C.A.V. ), consente di supporre che nessun dirigente del settore Edilizia al III° Piano del Palazzo sia più in grado di lavoricchiare più di tanto e lasciare un sospiro di risparmio alle casse della collettività. Ma sul tema Edilizia e sempre in zona Fornaci fa ancora discutere quella pedana di certo non semovente o “ itinerante “ che è stata fatta costruire dall’ Ente Comune a un ristorante con l’ esito di una sottrazione parziale di marciapiede. Tale Invasione s’ accoppia in tal modo alla bruttura di un’ area ( concessa ? ) da più di trenta anni ad altro ristorante. L’ occasione di questo momento di rifioritura della zona Fornaci ci fornisce il < destro > per sottolineare che in ogni caso le soluzioni dei problemi delle Edificazioni sono alquanto difficili da individuare anche perché soggette a principi normativi alquanto contraddittori fra Piano Regolatore Generale e nuovo Piano Urbanistico PUG in corso d’ attuazione. “ Ma l’ argomentazione a tale ultimo riguardo – ci assicurano gli esperti locali – comporta più colonne sui vostri giornali”.
Beniamino Mastroserio
Pubblicato il 4 Ottobre 2018