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La Capitanata dopo il discorso di Fini: “Il Pdl c’è”

“Il Pdl non c’è più”. Frase lapidaria con cui Giafranco Fini ha liquidato il partito a Mirabello. Su un predellino l’ha fondato Berlusconi, sopra un palco lo cancella il presidente della Camera. Boato fra i presenti, anche Foggia e dintorni erano lì. Si tratta degli attivisti di Generazione Italia, nuclei territoriali sparsi per l’Italia che vanno nascendo anche in Capitanata.  L’eurodeputato Salvatore Tatarella e la sua famiglia vi hanno aderito sin da subito. L’altro eletto partito dalla provincia di Foggia per acclamare il suo leader è stato Emilio Gaeta, consigliere a Palazzo Dogana. Sanseverese appartenente a Risorgimento dauno- gruppo vicino a Fini ma non identificabile con un circolo di GI- si è portato dietro Salvatore Tempesta, ex consigliere di An ed ex segretario cittadino, Nazario Miranda, ex assessore della giunta Giuliani e Fernando Tartarino, presidente del circolo locale di GI. In tutto erano una quindicina, considerando gli altri Comuni, ma  è stato un viaggio organizzato  ognuno per conto proprio, senza intese preventive.  Si sa, ad esempio, che da Lucera nessuno dei rappresentati istituzionali si è diretto in quel di Ferrara. Nutrita invece la rappresentanza dei giovani fra cui Michele Tucci e Francesco Di Battista, alle prese con GI nel paese svevo dove, però, il circolo come luogo fisico ancora non esiste. Alcuni di loro si sono candidati alle ultime comunali senza essere  eletti. Da Cerignola c’era Enzo Pece, referente  principale, in zona, della componente finiana e tatarelliana, qualcun altro  veniva da Stornarella come Massimo e Pio Di Corato, altri da S. Giovanni Rotondo e da Cagnano. Fra i consiglieri regionali, invece, nessuno ha scelto di trascorre il weekend a Mirabello. Continua sull’edizione cartacea del Quotidiano di Foggia. Nelle edicole di Foggia e provincia 


Pubblicato il 6 Settembre 2010

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