“Inviate le dimissioni in blocco da tutti i Gal, la Regione si svegli!”
“E’ necessario che la Regione Puglia si svegli – denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – e che l’Assessorato all’Agricoltura regionale esca fuori dal ‘pantano PSR’, mettendo mani alle istruttorie delle domande sulla misura degli investimenti 4.1.a. Il ricorso e la conseguente sentenza del TAR non possono diventare l’alibi per tenere congelata l’istruttoria delle domande che consentirebbe di capire quali progetti sono realmente finanziabili, evitando che gli agricoltori si sobbarchino di costi esosi relativi alla documentazione di bancabilità, cantierabilità, rilascio di permessi a costruire, per poi decadere dalla graduatoria iniziale, pubblicata nell’ormai lontano novembre 2017. Stiamo perdendo competitività, perché sono bloccati da 2 anni i primi 120 milioni di euro per bandi pubblicati nel lontano 2016, non ci sono risorse sufficienti a garantire copertura alle 5mila domande presentate dai giovani, alle 3200 degli imprenditori che intendono investire e a tutte le aziende colpite da Xylella che hanno bisogno di ripartire”.
In merito alla task force che si sta occupando dell’istruttoria delle domande per le misure a superficie, Produzione Integrata e Agricoltura Biologica, Coldiretti Puglia stigmatizza che si parla sempre e comunque dell’annualità 2016.
“La coerenza di Coldiretti è dimostrata dai fatti e non dalle chiacchiere – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – perché, a prescindere dai tecnicismi, è evidente che in questo scenario fatto di migliaia di domande e pochi soldi, tutti debbano fare la propria parte. Coldiretti in blocco ha rassegnato le dimissioni da tutti i GAL in cui era presente a vario titolo. Pensare ad una rimodulazione che passi nuovamente sulla testa dell’imprenditoria agricola è inaccettabile, perché il PSR è e deve rimanere uno strumento economico a disposizione delle aziende agricole. Tra l’altro, è scarso l’avanzamento di spesa, e quella dei GAL è tra le misure PSR più arretrate nella spesa con rischio restituzione risorse a Bruxelles. Istruttoria e pubblicazione delle graduatorie. Tutto ciò dimostra che siamo di fronte ad un gap burocratico che poteva e può essere superato dalla piena applicazione della semplificazione amministrativa, attraverso la delibera di applicazione dei ‘SuperCAA’.
Marmo: “Bene Coldiretti, ma ci vorrebbero proteste con i trattori”
“Coldiretti si dimette da tutti i Gal in segno di protesta per il ‘pantano Psr’. Non sappiamo che altro debba accadere affinché Emiliano prenda atto di un altro fallimento conclamato della sua Giunta. Forse ci vorrebbero proteste con i trattori sotto l’assessorato e la presidenza della Regione”. Così il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo. “Sui Gal -aggiunge- il rischio è massimo, ovvero la restituzione delle risorse all’Unione Europea. Ma il vero scandalo del Piano di Sviluppo Rurale è nel ritardo delle istruttorie, nella scarsità di risorse a fronte delle domande pervenute, e in quei 120 milioni ancora congelati per i bandi del 2016. Per molto meno, in altre epoche, ci sarebbe stata qualche autorevole dimissione. Ringraziamo Coldiretti per la coerenza -conclude Marmo- ma dubitiamo che qualcuno dalla Giunta regionale voglia cambiare passo. La verità è che il Governo Emiliano è del tutto bloccato e manca completamente un indirizzo politico”.
Pubblicato il 29 Marzo 2018