Cultura e Spettacoli

Inaugurazione della mostra “Con/forme”

Il 17 maggio 1990 è una data storica per la comunità LGBTIQ+: quel giorno l’Organizzazione mondiale della sanità rimuoveva l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie, determinando finalmente quello che oggi possiamo dare per assodato, ovvero che l’orientamento sessuale fa parte dell’identità di ognuno di noi, e che non esiste alcuna “patologia” o alcuna “devianza”.Per questo, dal 2007, il 17 maggio di ogni anno si celebra in Europa la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia come momento di riflessione e azione per denunciare e lottare contro ogni violenza fisica, morale o simbolica legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere.Afferma Alice Rizzi, presidentessa Arcigay Foggia “Le bigotte”, che l’associazione è impegnata su questo tema da dieci anni, organizzando momenti di riflessione e campagne di sensibilizzazione al rispetto delle identità sessuali e per il contrasto alla violenza. Dopo due anni di attività a distanza, finalmente proponiamo un’iniziativa in 3 dimensioni, che sarà occasione di incontro, scambio, confronto.Presso Creo Gallery (via Lustro 3, Foggia) il 18 maggio alle ore 19.30, verrà inaugurata la mostra “Con/forme”, che vedrà come momento centrale, la proiezione di un progetto di Videoarte.Il concept, nato da un’idea dei fotografi Esther Favilla, Marco di Gioia e dal musicista e autore Valerio Carangella, interpreta il tema: l’Identità – la libertà di essere in ogni sua forma.Valerio Carangella, autore della parte narrativa del Concept, ha dichiarato che “L’intero progetto ruota intorno alla parola Conforme. Perchè è una parola bellissima. Indica la corrispondenza tra interno ed esterno. Tra ciò che è e ciò che appare. Conformarsi è un processo evolutivo in ascesa verso l’ignoto che possediamo. Noi siamo qualcosa che va al di là della convenzione sociale in cui viviamo, ma non sempre è facile trovarsi pronti a sé. A volte può essere doloroso accedere al proprio vero io.E l’unico strumento in grado di creare armonia tra le parti è l’ascolto.L’assenza di ascolto genera conflitto, con se stessi. E la mancanza di ascolto dell’altro, è la matrice di azioni omobitransfobiche.Non bisogna smettere di lottare affinché ci possa essere il superamento di ogni pregiudizio, convenzione sociale, etichetta, e affinché ognuno trovi il coraggio di essere conforme a se stesso”.


Pubblicato il 14 Maggio 2022

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