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In sciopero i lavoratori della Silac di Manfredonia

I lavoratori della Silac di Manfredonia, azienda leader nella produzione del latte e della trasformazione dei prodotti derivati in Capitanata sono in sciopero, un’azienda che per anni è stata un punto fermo nell’industria alimentare ma che negli ultimi ha perseguito una politica di contrazione, ed a farne le spese sono state le maestranze.

I lavoratori provengono da un percorso di tre anni di solidarietà, e dopo questo percorso l’azienda in maniera unilaterale ha provveduto a disdettare il contratto, senza programmare il futuro senza un piano industriale e senza discutere di un vero e proprio piano riorganizzativo complessivo.

Le richieste dell’azienda si limitano complessivamente alla riduzione del personale di circa un terzo delle maestranze, dei circa 50 dipendenti presenti in azienda, la Silac dichiara circa 15 esuberi, senza alcun dato a sostegno, più volte è stato chiesto un piano industriale, ed un percorso di discussione che coinvolgesse le maestranze, ma ad oggi i lavoratori non hanno avuto alcuna risposta; alla domanda è stato sempre risposto nella stessa maniera, “dobbiamo ridurre il personale”.

Per questo i lavoratori riunitisi in assemblea hanno deciso di proclamare uno sciopero di 24 ore nel pieno diritto, e l’azienda di contro peso in modo scorretto e fazioso, l’altro ieri ha comandato ai lavoratori di produrre quantità superiori in modo da garantirsi le carenze provocate dallo sciopero, probabilmente oltrepassando i limiti previsti dal contratto di solidarietà.

Atteggiamento che deve sommarsi al mancato versamento delle somme destinate alla previdenza complementare come ALIFOND, che il sindacato sta chiedendo da oltre due anni con un piano di reintegro rateizzato, che ad oggi non ha trovato riscontro, anche in barba ad impegni precedentemente assunti con accordi in Associazione Industriali.

Lo sciopero è iniziato dalle 16.30 di ieri e terminerà oggi alle ore 16.30, le maestranze operaie hanno aderito all’80 %, i problemi sino ad ora si sono trascinati e sono stati caricate sulle spalle delle maestranze, in modo iniquo. L’utilizzo dello sciopero deve evidenziare un atteggiamento aziendale non più sostenibile, e qualora la discussione resta arenata e non si trovi una soluzione condivisa, il sindacato ed i lavoratori non escludono ulteriori momenti di lotta e di sciopero.


Pubblicato il 3 Dicembre 2016

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