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In campo migliaia di medici. Lopalco: “Porteranno le cure a casa”

“Da oggi abbiamo in campo migliaia di medici che conoscono i loro pazienti, il territorio e che potrebbero essere determinanti per contenere la pandemia e limitare i ricoveri, disponendo tamponi, quarantene e portando le cure a casa”. Sono le parole usate dall’assessore regionale alla Sanita’, Pier Luigi Lopalco per presentare i contenuti dell’accorso siglato tra medici, pediatri e Regione Puglia a contrasto della diffusione del coronavirus. Perche’, secondo quanto prevede l’accordo, i medici di Medicina generale e i pediatri di libera scelta pugliesi potranno prendere in carico il paziente con sintomi covid, prenotare il tampone molecolare, eseguire tamponi rapidi per i contatti stretti asintomatici e disporre l’isolamento fiduciario ad esito positivo del tampone, stabilendo la data di inizio e fine della quarantena. Nello specifico, una volta fatta la diagnosi di caso sospetto, medici e pediatri, tramite una piattaforma informatica prenoteranno il tampone – diagnostico molecolare o in modalita’ “drive in” o per i pazienti fragili o non trasportabili, e lo segnaleranno ai dipartimenti di Prevenzione di competenza. All’esito positivo del tampone disporra’ il periodo di inizio e fine isolamento anche per i propri pazienti casi di contatto stretto. La fornitura dei tamponi sara’ a cura del commissario straordinario per l’emergenza covid attraverso la Protezione civile regionale che fornira’ i Dpi. “La Regione Puglia – dichiara il presidente Michele Emiliano – schiera i medici di medicina generale e i pediatri nel contrasto al covid. Si occuperanno di seguire i pazienti che si trovano in assistenza domiciliare, la Regione li sosterra’ anche attraverso la telemedicina e costruiranno insieme, Regione, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, il nuovo modello di ospedale che si decentra nelle abitazioni dei cittadini, non solo per il covid ma piu’ in generale per tutte le situazioni gestibili a domicilio che necessitano di cure e di assistenza”.”L’accordo firmato oggi – dichiara Donato Monopoli, segretario della Fimmg – permette ai cittadini di usufruire di una serie di prestazioni date dal medico di medicina generale, liberato da alcuni lacciuoli burocratici e di essere ancora seguito, come abbiamo fatto fino ad adesso, dal proprio medico di medicina generale”.
Sulla stessa linea di pensiero anche Luigi Nigri, Fimp pediatri che chiede “la collaborazione soprattutto ai cittadini e ai genitori, perche’ noi pediatri vogliamo che i nostri bambini abbiano un futuro piu’ sereno. Siamo vicini ai loro genitori e soprattutto ai loro nonni”.
Il protocollo intende potenziare la risposta territoriale alla emergenza valorizzando il contributo professionale della Medicina generale e della Pediatria di libera scelta anche attraverso la capillarita’ degli studi medici, implementando cosi’ la rete territoriale di sorveglianza, diagnostica e terapia domiciliare per i pazienti con coronavirus riducendo la pressione sugli ospedali.
“L’accordo firmato oggi – spiega il direttore del dipartimento Politiche della salute, Vito Montanaro – recepisce l’accordo nazionale e lo integra prevedendo azioni che consentiranno ai medici ed ai pediatri di base di svolgere un ruolo fondamentale nella gestione della pandemia e di testare il nuovo modello di assistenza territoriale che utilizzera’ anche la telemedicina”.

 

 


Pubblicato il 21 Novembre 2020

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