“Il vero problema dell’olio pugliese non è la presenza sul mercato di quello tunisino”
“Il vero problema dell’olio di oliva pugliese non è la presenza sul mercato di quello tunisino”: lo dice e va controtendenza, Pietro Casamassima, cerignolano, titolare di un’affermata azienda agricola e produttore di un eccellente extravergine che ha riscosso consensi e premi in Italia e fuori.
Casamassima, sembra che l’olio pugliese (ed italiano in genere) corra dei rischi per la diffusione di quello tunisino ..
” Il problema non è la presenza dell’olio della Tunisia e ritengo che ogni forma di ricorso alle politiche del proibizionismo commerciale sia sbagliata. I motivi sono ben altri”.
Ce li spieghi..
“Intanto vi è stata una geleta della quale non si parla molto. Inoltre, e questa mi pare la ragione più evidente, il nostro olio non è competitivo per gli alti costi della manodopera, e allora occorre adeguare i prezzi. Da altre parti questo avviene e si possono concedere prodotti altrettanto buoni, con prezzi accessibili e concorrenziali sul mercato”.
Solo questo?
“No. Poi c’è un discorso politico. Bisogna eliminare le inutili e dannose sanzioni alla Russia che danneggiano solo noi, il nostro mercato e le nostre imprese. I russi, che scemi non sono, comprano da altri mercati e per tornare sulle loro piazze ci vorrà molto tempo”.
Bisogna diffidare di chi vende l’olio a prezzo troppo basso?
“E’ vero, ma solo in parte. Il prezzo giusto è tra i cinque e sei euro a litro, otto, come vedo qualche volta, è pazzia: solo un miliardario se lo può permettere. Però, con onestà, mi piace dire che l’ olio in arrivo da Spagna, Grecia, o altre terre del Mediterraneo non è cattivo o dannoso. Ragionate. La Tunisia è una nazione non molto grande e le aree coltivabili, tolto il deserto, sono poche. Come può allora, scremato il fabbisogno interno, invadere il nostro mercato? La verità è che i danni, noi italiani ce li facciamo da soli con i costi alti di manodopera, burocrazia ed anche la contraffazione di cui si parla poco”.
Contraffazione?
“Certo, gira anche olio contraffatto. Lo vediamo davvero quando il prezzo è troppo, troppo basso. In quel caso bisogna diffidare”.
Xylella, contribuisce al problema?
“Certo, ma qui vi è una responsabilità generale, di cattivi controlli e pessime terapie. Si è cercata la soluzione con i prodotti chimici ed è sbagliata. Troppa chimica, rispetto ai rimedi naturali, fa male. L’ uso dei pesticidi e di questi prodotti ha indebolito le piante e le loro difese naturali”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 31 Luglio 2018