Cronaca

Il Tribunale al Ministero: “Dia gli atti”. Discussione fissata a giugno

Scioglimento per mafia del Comune di Foggia, il ricorso al Tar di Landella

Un mese di tempo è stato concesso dal Tar del Lazio all’amministrazione statale per consegnare tutti gli atti che, nell’agosto 2021, portarono al commissariamento del Comune di Foggia e dai quali emersero, dopo gli accertamenti, forme d’ingerenza della criminalità organizzata. La decisione è contenuta in un’ordinanza collegiale istruttoria nell’ambito di un ricorso proposto dall’ex sindaco di Foggia Franco Landella.
Il ricorso in questione contesta il Dpr pubblicato il 6 agosto 2021 con il quale fu disposto il commissariamento del Comune di Foggia.
Il Tar – che si riserva l’esame delle eccezioni preliminari sollevate in giudizio dal ministero dell’Interno- ha ritenuto comunque necessario, ai fini della decisione di merito, acquisire alcuni documenti dell’istruttoria amministrativa condotta dagli organi statali.

“Osservato come nel fascicolo siano presenti unicamente il decreto presidenziale di nomina della Commissione straordinaria del 6 agosto 2021, unitamente alla relazione del ministro dell’Interno ed alla relazione della Prefettura” – si legge nell’ordinanza dei giudici – “al fine di assicurare, da un lato, l’effettività del diritto di difesa della parte ricorrente e, dall’altro, la non divulgazione delle informazioni riservate, si rende necessario acquisire secondo la corretta procedura l’intera documentazione relativa alla procedura in esame, priva di oscuramenti e completa di tutta la documentazione alla stessa allegata”.

 

L’ex sindaco Landella fu arrestato a maggio del 2021. Gli arresti domiciliari gli furono revocati poco dopo e sostituiti con la misura interdittiva dell’esercizio di ogni pubblico ufficio per la durata di dodici mesi. Ad agosto il Comune fu sciolto per infiltrazione mafiosa con l’insediamento dei commissari prefettizi.La prima sezione civile del Tribunale di Foggia ha dichiarato Franco Landella incandidabile con altri sei ex consiglieri comunali. La corte d’Appello di Bari ha confermato l’incandidabilità per tutti tranne che per un ricorrente. Nel frattempo, prosegue il procedimento penale che riguarda, oltre l’ex sindaco, altre 11 persone fra dirigenti, consiglieri comunali della sua amministrazione e imprenditori. L’accusa è tentata concussione e corruzione in un presunto giro di tangenti.Sono stati assegnati 30 giorni di tempo dal Tar del Lazio per il deposito dei documenti richiesti. L’udienza pubblica è stata fissata il prossimo 12 giugno.

 

Paola Lucino

 

 


Pubblicato il 9 Febbraio 2024

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio