Cultura e Spettacoli

Il sindaco difese il futuro Santo a spada tratta

Nel centro storico di San Giovanni Rotondo, un targa all’altezza del civico 23 di via Pirgiano coglie di sorpresa il passante. Cosa, un museo delle cere qui?… Si resta increduli all’idea, in cima al Gargano, di un’altra parata di riproduzioni in cera di condottieri, regnanti, star dello spettacolo, scienziati, criminali… Entrare, allora, si fa bisogno irresistibile. Una volta messo piede all’interno di questo museo, tutto diventa chiaro. Quella di San Giovanni Rotondo è raccolta decisamente sui generis per il fatto d’essere dedicata ad un solo personaggio, un religioso tra l’altro e  passato alla storia già prima d’essere proclamato Santo. Il Museo Biografico di Padre Pio è stato realizzato nel 2001 dalla Società Museum Project di Firenze in collaborazione con il Comune di San Giovanni Rotondo. Lungo il percorso è possibile apprezzare la riproduzione a grandezza naturale di dieci scene della vita del Santa di Pietrelcina : Le Stimmate, Incontro con Fra’ Camillo, La visita di Wojtyla, la morte di Padre Pio… Tutte le opere recano la firma di Cristian Basci ; una parte degli allestimenti è stata realizzata a Pisa negli Studi OPUS, mentre il resto del lavoro è stato completato nei locali di palazzo Morcaldi tra il 9 aprile e il 9 maggio 2001. Il Museo è aperto tutto l’anno dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15;30 alle 18:30 ; agosto e settembre alle 19:30 (0882459728). Il Museo Biografico di Padre Pio – l’unico delle cere in Puglia e uno dei sei presenti in Italia (gli altri si trovano a Roma, Milano, Caserta, nel cosentino e nel piacentino) – trova posto nei locali di Palazzo Morcaldi. Lo stabile prende nome dal suo ultimo proprietario, il Cav. Francesco Morcaldi, l’ex sindaco di San Giovanni Rotondo, a lungo amico, confidente e figlio spirituale di Padre Pio. Senza Morcaldi chissà quale corso avrebbe preso la vita del futuro Santo. E’ noto che inizialmente Padre Pio ebbe più detrattori (quando non veri nemici) che estimatori. Ci fu un momento, nel 1923, in cui i nemici del frate stigmatizzato – tra cui persino alti esponenti del clero – fecero pressione perché egli, dopo essere stato sospeso dalla funzione sacerdotale, venisse allontanato da San Giovanni Rotondo. Fu allora che Francesco Morcaldi, allora primo cittadino, intervenne – esponendosi anche pericolosamente – prima per scongiurare l’allontanamento, poi per ottenere che al giovane religioso venisse restituito il diritto a tenere messa in pubblico e praticare l’esercizio della confessione. I suoi sforzi furono coronati dal successo e Padre Pio gliene fu riconoscente sino all’ultimo giorno. – Nell’immagine, riproduzione di Antonio e Cleopatra; Museo delle cere della Rambla – Barcellona.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 6 Dicembre 2018

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