Il sindaco di Carlantino: “Accogliamo i migranti ma lo Stato non ci abbandoni”
E’ sotto gli occhi di tutti ormai che la situazione su tutta la penisola Italiana si è notevolmente complicata sul fronte immigrazione e accoglienza. Stando a quanto riportato dai dati nazionali, solo circa 2000 comuni su 8000 decidono di aprire le porte ai profughi in arrivo sui gommoni della morte. Dopo il sindaco di Motta Montecorvino segue a ruota l’esempio un paese di circa 950 anime, Carlantino, accoglie 52 migranti. “Abbiamo accolto 52 migranti situati presso l’Ostello della Gioventù. Abbiamo dato a queste persone le condizioni ottimali per vivere dignitosamente. C’è un intero staff che lavora per mantenere ordine e pulizia. Hanno a disposizione un servizio di mensa nella struttura stessa e in ogni camera c’è a disposizione un bagno con doccia. L’unica pecca in tutto ciò è che il Ministero degli Interni purtroppo non sta erogando i fondi affinché tutto lo staff possa ricevere il regolare stipendio mensile”, dice il sindaco di Carlantino Vito Guerrera. Ma non è tutto. Tra i 52 migranti presenti ci sarebbero 3 minori, che dovrebbero essere collocati in strutture dedicate, cosa non avvenuta fino a questo momento, causa lo scarso appoggio ricevuto dal Comune di Carlantino. Inoltre il sindaco Guerrera si è visto costretto a non poter accettare ulteriori 22 migranti giunti nel comune, date le condizioni poco sicure per raggiungere l’Ostello: “Mi è davvero dispiaciuto rimandarli indietro. Ma è un importante problema di sicurezza. Avevo chiesto al presidente della regione Puglia Emiliano fondi per sistemare quella strada. Ma lo Stato ci ha abbandonato. Se il Governo vuole fare bella figura dicendo di riuscire a gestire l’emergenza, deve darci i mezzi necessari per poter aiutare questa gente, anche perché la situazione è sotto controllo e vorremmo tutti rimanesse tale”, sottolinea Guerrera. Nel frattempo, i membri dello staff che lavorano presso l’Ostello della Gioventù, non vengono pagati da 4 mesi. La situazione nel comune però resta tranquilla, a discapito di quanto possa leggersi su qualche testata locale che parla di “malcontento” dovuto alla presenza dei profughi.
Pubblicato il 26 Novembre 2016