Il Prefetto di Foggia: “Giorno della memoria esigenza insopprimibile”
Consegnate sette medaglie a cittadini ex internati e deportati
“Questa giornata è importante da anni in virtù anche di una legge specifica che ha istituito il Giorno della memoria. Ed è diventata un’esigenza insopprimibile”. Così il prefetto di Foggia, Paolo Grieco, durante la cerimonia in Prefettura nella giornata che ricorda la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945. “Ho voluto dare anche un senso sostanziale – ha aggiunto – perché attraverso questa giornata rilanciamo percorsi di formazione per le nuove generazioni per rinforzare il senso della memoria e il significato della giornata. Dobbiamo ricordare la lezione dell’Olocausto come momento storico, dobbiamo combattere eventuali tesi negazioniste. Attraverso il ricordo dell’Olocausto dobbiamo sensibilizzare i cittadini a evitare comportamenti che incitino all’odio razziale e alla violenza”.
Per Grieco, dunque, il Giorno della memoria “ha un valore sempre attuale, anche in un contesto internazionale molto difficile. Purtroppo è il secondo anno che viviamo questa giornata in una situazione drammatica. Ma non dobbiamo perdere di vista il senso di questa giornata”. Durante la manifestazione sono state consegnate sette medaglie che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito a cittadini della provincia di Foggia ex internati e deportati. Presenti le massime autorità civili e militari della provincia e i familiari degli insigniti, oltre ai sindaci dei relativi Comuni di residenza. Presente anche una delegazione di studenti.
“Sono passati 80 anni dall’apertura dei cancelli di Auschwitz – ha aggiunto Maria Schiena, membro del comitato scientifico dell’Associazione nazionale ex internati -. Qui in Italia siamo stati i primi a istituire la Giornata della memoria nel Duemila.
L’Onu lo ha fatto cinque anni dopo riconoscendo il 27 gennaio giornata della memoria da celebrare in tutto il mondo”.
Pubblicato il 28 Gennaio 2025