Il paradosso di San Giovanni Rotondo: i pellegrini arrivano, ma gli hotel soffrono
Numeri alla mano, il turismo religioso, i visitatori alla tomba di Padre Pio, é rimasto invariato, tuttavia si é verificata una consistente contrazione nelle permanenze dei soggiorni alberghieri. Due i motivi significativi: la crisi economica sempre più pervasiva, il numero esagerato di hotel edificati a San Giovanni Rotondo per il Giubileo del 2000. Ne abbiamo parlato con alcuni addetti ai lavori. Il responsabile dell’hotel Pegaso, signor Giovanni, afferma: ” questo calo si percepisce da tre anni a questa parte, ormai é generalizzato. Specie chi arriva da Bari o Napoli e zone limitrofe, non si ferma più la notte, opta per la visita mordi e fuggi, magari si porta anche da casa i generi di conforto, vengono e scappano via. In quanto alle prenotazioni alberghiere troviamo una drastica riduzione persino nei pernottamenti. Chi si fermava due notti, oggi rimane solo una. La crisi incide.” Paolo Ciccarone dell’hotel San Giovanni sostiene: ” Padre Pio attira sempre, ma concordo sul fatto che oggi il tursimo sia svelto, a mala pena mezza giornata. Pure i giorni di sosta nell’hotel sono ridotti alla metà e questo pesa sulle nostre tasche e sulla intera economia locale”. Quali sono, secondo lei le cause?: ” indubbiamente la crisi economica, quella pesa dappertutto ed ovviamente anche da noi. Poi direi il numero esagerato di hotel aperti qui per il Giubileo, non tutti possono farcela”. Quali sono i turisti prevalenti?: ” Coloro che vengono dal nord Italia, e tra gli stranieri slovacchi e soprattutto polacchi”. Articolata é l’ analisi di Angelo Trani, direttore del noto ed affermato Centro Congressi Padre Pio: ” San Giovanni Rotondo era e resta una meta molto gettonata, tuttavia, il nostro é sempre stato un turismo povero per definizione. Certo, la crisi economica pesa sulle presenze in albergo, non su quelle alla città e ai luoghi religiosi”. In che senso?: ” Nel senso che molti oggi preferiscono, quando é possibile, dedicare la giornata e alla sera tornare a casa. I turisti del mordi e fuggi”. Magari tanti neppure consumano i pasti e portano le vettovaglie da casa: in questo probabilmente qualche reponsabilità la ha il solito furbetto della ristorazione con prezzi niente affatto invitanti . Ma questo é un altro discorso. Precisa Trani: ” la crisi pesa molto, alla pari delle tante strutture edificate per il Giubileo. Dati alla mano, i tempi di permanenza in albergo si sono ridotti quasi della metà”. Ma bastano i polacchi a rimpiazzare gli italiani?: ” Niente affatto e spiego. Il turismo polacco bada alla riduzione esagerata dei costi. Le agenzie della Polonia vendono pacchetti sotto costo e questo perchè ai polacchi poco importa la qualità dell’hotel, badano solo al risparmio. Scelgono albergucci a due stelle i quali non garantiscono trattamenti di qualità o praticano prezzi troppo bassi, sia appunto per gli standard ridotti sia perchè alcuni sono in stato fallimentare o quasi. Gli albergatori accorsati non possono svendere le camere in quanto hanno dei costi da affrontare e dei livelli di comfort da tutelare, ed ovviamente tariffe stabilite che non possono violare”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 8 Luglio 2015