Cultura e Spettacoli

“Il nostro segreto? Saper parlare adeguatamente ai sentimenti della gente”

“Il nostro segreto? Saper coinvolgere adeguatamente le risorse umane e guardare al domani”: il dottor Giuseppe D’ Urso, Presidente del Teatro Pubblico Pugliese, parla di questa benemerita istituzione fucina del teatro di qualità, merito senza dubbio del lavoro e della saggia presidenza e del lavoro di squadra. Lo abbiamo intervistato.

Presidente D’ Urso, qual è il segreto del teatro Pubblico Pugliese?

“Il grande segreto, se vogliamo chiamarlo in questo modo, è che sa parlare adeguatamente ai sentimenti della gente, fa leva sapientemente sulla sfera emozionale. E’ infatti molto importante e direi persino basilare che si crei ed instauri un rapporto intimo ed emozionale tra pubblico e artista. La relazione tra attore e pubblico quasi deve essere fisica. Gli artisti percepiscono tale legame col pubblico, fa parte del loro bagaglio e si arricchiscono da questo”.

Anche grandi nomi lavorano per il vostro Teatro…

“Certamente e ne andiamo fieri. Ma la carta vincente non sono solo i grandi nomi che sicuramente sono importanti. Ma anche e soprattutto il lavoro e il gioco di squadra, la competenza dei dirigenti e di chi lavora assieme. Noi siamo un ente pubblico che necessariamente deve capire e fare rete col territorio e le sue realtà”.

Che cosa ci riserva per il prossimo anno il Teatro Pubblico Pugliese?

“Intanto vogliamo incentivare la presenza dei giovani visto che i teatri purtroppo non sono da loro molto frequentati. Se Dio lo vorrà per la stagione che viene in tutti i teatri del nostro circuito vogliamo avere nomi importanti, ma accanto a loro anche realtà pugliesi e vi assicuro che dal punto di vista teatrale la nostra regione non ha nulla da invidiare a nessuno, anzi il teatro pugliese è ben messo, specie nel teatro per ragazzi”.

Di che cosa avete bisogno?

“Di rasserenamento generale evitando da ogni parte spunti polemici. Lancio la proposta di un percorso condiviso tra regione Puglia che fa tanto e bene, enti locali e compagnie teatrali sulla base dell’ottimismo, della volontà. I problemi esistono, ma possono essere risolti lavorando e navigando tutti nella stessa direzione, se le  posizioni restano rigide non si va da nessuna parte. Ecco perchè propongo un sostegno alla produzione, un finanziamento alle attività produttive che non sia di natura assistenziale, ma serva davvero a fare crescere la cultura. Perchè non dimentichiamolo, il teatro è cultura”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 4 Agosto 2022

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