Il Luc di Manfredonia si racconta
“Sono un chitarrista in disarmo. Avrei voluto tanto, negli anni della mia gioventù, poter godere di uno spazio come il Laboratorio urbano culturale di Manfredonia: per avere la possibilità di confrontarmi con gli altri; per avere qualcuno da cui imparare. La mia generazione non ha avuto questa fortuna”. Così riflette Marco Di Sabato, avvocato di Manfredonia, vulcano di idee e progetti. Partecipativo e intraprendente ha dato vita alla cooperativa Pandemia, costituita da 12 anime, tutte competenti nei campi della letteratura, arte e cultura. Dapprima approcciandosi da legale per dare forma giuridica alla cooperativa in divenire. Poi letteralmente risucchiato dalle onde della stessa. Ed è Pandemia, la cooperativa che gestisce il Luc di Manfredonia. Un immobile che è rimasto inutilizzato perché in disuso e fatiscente e che successivamente è stato recuperato e ristrutturato con i finanziamenti della Regione Puglia e i cofinanziamenti del Comune di Manfredonia. “Il primo atto concreto che ha disvelato l’intenzione di destinare l’ex mercato ittico a centro per i giovani risale al 2004 quando, seppur consapevoli dei limiti strutturali dell’immobile, ne venne favorita la fruizione ai gruppi spontanei che si preparavano a partecipare al carnevale dauno. Continua sull’edizione cartacea del Quotidiano di Foggia. Nelle edicole di Foggia e provincia
Pubblicato il 7 Settembre 2010