Il Foggia è salvo, ma mister Gentile saluta tutti
Sabato pomeriggio è proseguita la contestazione all’indirizzo principalmente della società
Il Foggia è salvo anche se a fine gara, sabato pomeriggio è proseguita la contestazione all’indirizzo principalmente della società. Dopo il pari a reti inviolate dello stadio “San Filippo” di Messina al Foggia sarebbe bastato non perderla, forse anche con una sconfitta la possibile sentenza che si abbatterà sui siciliani avrebbe ribaltato il verdetto del campo. Ma vincerla sul rettangolo di gioco ha sempre un sapore diverso e così è stato allo stadio “Pino Zaccheria” davanti ai tifosi presenti il Foggia ha fatto sua la posta in palio grazie ad un gol di Emmausso che condanna alla retrocessione in Serie D, il suo vecchio club con cui ha indossato la maglia nella passata edizione. Decima rete per Emmausso, il cui futuro come molti altri tesserati non né assolutamente detto che resterà in Capitanata.
LA VOCE DEL TECNICO – A volte anche nel calcio esistono gli eroi, o meglio chiamarli i condottieri a capo della truppa, in questo caso è Antonio Gentile che è subentrato all’improvviso sulla panchina del Foggia 48 ore prima dell’ultima partita di campionato contro il Picerno ottenendo un pari prezioso e poi vincendo il playout che era la gara che contava maggiormente. In un campionato dove si sono avvicendati allenatori, direttori sportivi e il presidente è dimissionario, la cosa più facile sarebbe stato tirare i remi in barca e molti, lo dice la storia del calcio, se ne scappano e fanno le valige come successo quest’anno ad Andria a giocatori che erano chiave, ma anche in altre categoria, la storia ne è piena di riferimenti, Mister Gentile no, non è scappato e con orgoglio ha detto: “Abbiamo subito di tutto (in riferimento alle pressioni e capacità di reagire dei suoi ragazzi, ndr), sono orgoglioso di essere stato il portavoce di un popolo che attraversa situazioni spiacevoli” e ha dedicato la vittoria e salvezza a Samuel, Michele, Gaetano e Samuele, i quattro giovani tifosi scomparsi nel tragico incidente di Potenza del 13 ottobre scorso che ha unito tutte le tifoserie del dolore e nella commozione generale. Ha concluso il mister: “La salvezza rappresenta non solo un traguardo sportivo, ma anche una rivincita umana per chi ha saputo resistere alle pressioni”. Con la fine del suo incarico, l’allenatore ha annunciato il proprio congedo, senza nascondere l’emozione per un’esperienza intensa e segnata da momenti forti: “Il rigore decisivo? Indescrivibile. Ringrazio i ragazzi: hanno messo l’anima e creduto fino in fondo”. Per Gentile sono scattati i saluti, quello che ha fatto resterà impresso sempre e probabilmente si guadagnerà a giusta causa una panchina altrove ma di sicuro a Foggia sarà sempre uno di casa. (F. Antonellis/ Calcio Foggia 1920).
Pubblicato il 20 Maggio 2025