Cultura e Spettacoli

Il duplice volto di Khalfun, Mufarrag’ ibn Sallam e Sawdan, Emiri di Bari

Qual’era l’aspetto di Bari intorno alla metà del sec. IX? Nulla, come già abbiam detto, ci è rimasto (a differenza della più tarda Lucera araba) della città saracena, perché Bari fu rasa al suolo nel 1156 dal Normanno Guglielmo I il Malo. Perotti [Il Sultanato di Bari: in  “Vita pugliese”, Bari 1920, pp. 77 s.] ci dice: < La bassa popolazione indigena brulicava nei quartieri più prossimi al mare, in quello che sovrastava il porto,  in  quello  estremo  che fu detto poi di san Pietro. Brulicava, è la parola, nello spazio  relativamente ristretto [= l'odierna "città vecchia"], poiché il nostro popolo non perdé mai nei secoli il vanto della fecondità, e una delle poche libertà che i dominatori lasciano ai vinti è quella  di far figliuoli. In speciali rioni dimoravano gli ebrei, raccolti in piccola colonia che più tardi s'ingrandì, e i molti greci rimasti ancora fra noi per ragioni di commercio. Continua sull'edizione cartacea del Quotidiano di Foggia. Nelle edicole di Foggia e provincia


Pubblicato il 26 Novembre 2010

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