Primo Piano

“I nuovi parametri Isee hanno tagliato 4.668 borse di studio”

Sono tornati in piazza, ieri a Bari gli studenti e le studentesse di ‘Link’ e della ‘Rete della Conoscenza Puglia’, mobilitati attorno a un presidio sotto la sede del Consiglio Regionale, in via Capruzzi per chiedere alla Regione Puglia una risposta immediata che rimedi ai danni e ai disagi causati dalle nuove limitazioni di reddito legati all’ISEE. Infatti, come ormai da tempo hanno denunciato studenti e organizzazioni al loro fianco, in Puglia, la riforma dei parametri ISEE e ISPE ha provocato un calo del 30 per cento circa delle domande di borse di studio: dai dati definitivi è emerso che solo 6896 studenti di anni successivi sono risultati idonei, a fronte delle 8990 dello scorso anno; invece, tra le matricole, solo 3995 sono idonee, rispetto ai 6589 dello scorso anno. In via definitiva, il sistema del diritto allo studio pugliese ha perso più di 4000 studenti, a cui non soltanto è stata preclusa la possibilità di fare domanda di borsa di studio, ma che dovranno in più pagare le rate universitarie, da cui se idonei, sarebbero stati esonerati. Un vero massacro. Il fatto reale è che a fronte dell’assenza di risposte immediate da parte del Governo e del MIUR, crediamo che la Regione  Puglia  debba  assumersi  le  responsabilità  di  tale  situazione  e  sopperire  alle  carenze nazionali, stanziando immediatamente delle risorse aggiuntive per l’assegnazione delle borse di studio agli idonei e per l’introduzione di misure correttive destinate agli studenti ingiustamente esclusi a causa del nuovo ISEE. “Pertanto – dichiara Sara Ingrosso, rappresentante di Link in Consiglio di Amministrazione A.Di.S.U. – chiediamo al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e all’Assessore al Diritto allo Studio, Sebastiano Leo, di sbloccare velocemente maggiori risorse regionali per avere la copertura totale del Bando Benefici e Servizi A.Di.S.U., eliminando così la figura dell’idoneo non beneficiario; crediamo che tali risorse aggiuntive debbano essere poi utilizzate dall’A.Di.S.U. Puglia per emanare immediatamente un secondo bando, che consenta agli studenti colpiti dal nuovo ISEE di usufruire di un contributo economico, agevolazioni o misure atte a garantirne il diritto allo studio; inoltre, chiediamo che la Regione Puglia utilizzi anche le risorse del Fondo Sociale Europeo per il diritto allo studio universitario”. Richieste chiare alle quali gli amministratori non hanno ancora fornito risposta, nonostante la manifestazioni di ieri altro non era che lo sbocco di proteste che si trascinano da settimane, anche coi vertici dell’Ateneo barese. Facile prevedere che studenti fuori sede, affiancati da organizzazioni e associazioni annesse, continueranno a portare avanti le rivendicazioni anche mediante la petizione lanciata ufficialmente a partire da ieri nei nostri atenei, mense e residenze universitarie: petizioni che ha già raccolto molti consensi tra gli studenti, per chiedere all’amministrazione regionale di fare immediatamente fronte a quella che ormai rappresenta una vera e propria emergenza per chi merita e non ha abbastanza mezzi a disposizione. Chissà dove sono i filosofi che parlano e straparlano di fuga di cervelli dalle nostre università…

Antonio De Luigi


Pubblicato il 5 Novembre 2015

Articoli Correlati

Back to top button