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I consiglieri non rinunciano ai soldi delle commissioni comunali

I consiglieri comunali salvano il loro gettone di presenza. E’ questo il risultato finale della proposta lanciata dal sindaco Landella in persona. Purtroppo per il primo cittadino, è stata la sua stessa maggioranza a ritirare la proposta di modifica del regolamento del Consiglio comunale, già inoltrata alla Presidenza del Consiglio e che avrebbe garantito un taglio di 184mila euro sui costi delle commissioni consiliari. Di contro saranno tagliati i costi dei contratti per i servizi tra il 5 e il 7% per gli asili nido, per gli accompagnatori dei bimbi disabili, per la vigilanza e per il verde. Attualmente la spesa per i consiglieri comunali è di 600mila euro l’anno e ci sono molte commissioni consiliari che non ricevono proposte di delibere da mesi. La modifica al regolamento prevedeva una riduzione del numero di riunioni mensili delle commissioni consiliari. Oggi i consiglieri si riuniscono tutti i giorni per due ore  con una media di 20-21 riunioni mensili. Con la proposta sul tavolo avrebbero potuto riunirsi non più di otto volte al mese fino alla fine del 2015. Successivamente, a partire dal 2016 non si sarebbero potuti riunire per più di 13 volte. Con la riduzione delle riunioni, il costo sarebbe sceso a 426mila euro. I consiglieri di maggioranza attaccano e bocciano il sindaco Landella e l’assessore al Bilancio. “E’ il capolavoro politico – si legge in una nota di De  Pellegrino- realizzato dal centrodestra al Comune di Foggia su una misura finanziaria opportuna; anzi, doverosa se la riduzione dei gettoni di presenza e dei rimborsi ai datori di lavoro dei consiglieri comunali può evitare riduzioni della spesa di carattere sociale o per investimenti. Io la proposta del sindaco Landella l’avrei sostenuta, denunciando la sua irresponsabilità amministrativa e debolezza politica per avere impiegato oltre un anno a provare a mettere in atto una misura che avevo suggerito di adottare fin dall’inizio della consiliatura. Come avevo ampiamente previsto i principali oppositori li ha trovati nella sua maggioranza, tra quei consiglieri che non ha voluto ‘disturbare’ nell’anno precedente le elezioni regionali. Ora cos’altro si taglierà? Perché la riduzione di gettoni di presenza e indennità ai consiglieri non sarebbe stata sufficiente a coprire anche solo i 5 milioni di euro in meno incassati dallo Stato. Infatti l’assessore Verile annuncia altri tagli. Quali? E prima di indicare i tagli, il sindaco e il suo autorevole assessore dovrebbero spiegarci come è stato impiegato il ‘tesoretto del centrosinistra’: i 38 milioni incassati grazie all’adesione al ‘salva Enti’ che Landella e il centrodestra avevano osteggiato e criticato salvo poi avvantaggiarsene. Se l’obiettivo dell’Amministrazione – conclude la nota del consigliere- fosse realmente quello di tagliare la spesa improduttiva e contenere quella per le funzioni istituzionali e le competenze amministrative, ad esempio avrebbe evitato di ingaggiare l’energy manager incaricato di svolgere uno dei compiti di AMSERVICE, società del gruppo Amgas interamente di proprietà del Comune. Tema su cui ho presentato un’interpellanza a cui sarebbe doveroso rispondere con urgenza. Ho la sensazione che l’anno elettorale sia costato molto ai foggiani ed oggi sia necessario correre ai ripari, potendo nascondere la polvere delle inefficienze e degli sprechi sotto il tappeto della Legge di Stabilità”. (adl)


Pubblicato il 15 Luglio 2015

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