I consiglieri chiedono all’unanimità la revoca dell’incarico per Iaccarino
Ieri in video conferenza, si è svolto un tavolo politico monotematico con i seguenti consiglieri comunali della massima assise cittadina, per affrontare la questione Iaccarino: Capotosto Antonio, Cavaliere Giuseppe, Citro Paolo, Clemente Sergio, De Martino Salvatore, D’Emilio Francesco, Di Fonso Massimiliano, Di Gioia Leonardo, Di Mauro Raffaele, Di Pasqua Consalvo, Fatigato Giuseppe, Fiore Alfonso, Fusco Luigi, Iacovangelo Dario, Iadarola Liliana, Longo Bruno, Maffei Danilo, Morese Francesco, Negro Amato, Quarato Giovanni, Rignanese Pasquale, Roberto Erminia, Scapato Giulio, Soragnese Concetta, Ventura Lucio, Landella Franco.A seguito dell’unanime condanna della sua nota condotta, l’incontro si è definito con la condivisa decisione di presentare formale proposta di revoca dell’incarico di presidente del Consiglio Comunale a Leonardo Iaccarino. Ieri c’era stato il dietrofront del presidente del Consiglio comunale del capoluogo dauno, protagonista di un video, divenuto virale sui social, in cui impugna una pistola giocattolo ed esplode alcuni colpi per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.
Iaccarino aveva inviato una nota al primo cittadino in cui chiedeva di “attivare un confronto politico con le Istituzioni (sindaco e Consiglio comunale) sulla opportunita’ o meno di abbandonare il cammino intrapreso al solo scopo di tutelare quella parte di opinione pubblica che si ritiene lesa dal noto evento”. Un parte – precisa Iaccarino – “sempre piu’ sparuta se
si considerano le evidenti espressioni e manifestazioni di vicinanza e affetto ricevute dallo scrivente ad oggi e sotto gli occhi di tutti”. Iaccarino, consigliere comunale eletto tra le fila di Forza Italia con 1.312 voti, subito dopo la pubblicazione del video ha manifestato la volonta’ di dimettersi con una lettera inviata al sindaco Franco Landella. Sul punto Iaccarino specifica che “sarebbe stato protocollato un documento relativo alle mie dimissioni non efficace perche’ trattasi di dimissioni non sottoscritte e non presentate personalmente presso gli uffici comunali”.
Pubblicato il 6 Gennaio 2021
E’ una brutta storia; l’atto, simbolicamente è poco bello soprattutto perchè commesso da un politico in una terra difficile.
Necessita senso di responsabilità verso se stessi, i propri familiari e per i cittadini che si rappresenta. Se un errore c’è stato, va umilmente riconosciuto e di conseguenza presentare le dimissioni.
E’ un atto che dovrebbe essere naturale, certamente abbandonare una posizione desiderata non è facile ma l’esempio va dato chiaramente. Diversamente si parlerà sempre che i politici … bla…bla … cosa non piacevole.