Cronaca

“Gravissimi i fatti di Foggia, ma sbagliato minare la fiducia nelle RSA”

“Gravissimi i fatti di Foggia, ma sbagliato minare la fiducia nelle RSA”: lo dice in questa intervista al Quotidiano il dottor Antonio Perruggini, Presidente di Welfare a Levante.

Dottor Perruggini, rsa nell’occhio del ciclone dopo il recente fattaccio di Foggia. Che ne pensa?

“Quanto accaduto in quella rsa a Foggia non ha nulla a che vedere col nostro mondo e rappresenta un autentico atto delinquenziale che va indagato senza sconti e poi punito una volta accertate le singole responsabilità. Se esaminiamo attentamente quanto accaduto a Foggia con ben trenta persone ci rendiamo conto che la struttura era fuori controllo, che è mancata la vigilanza. Tuttavia resta un fenomeno singolo, gravissimo, però isolato in un generale clima di buone e virtuose condotte”.

Che cosa intende dire?

” Torno a dire che quel che è successo è disgustoso, non è possibile prendersela con soggetti anziani e indifesi, una vigliaccata che merita severità nella sua valutazione. Tuttavia non possiamo generalizzare e prendercela con tutte le rsa, non ha senso parlare di bufera. Lanciamo messaggi sbagliati e privi di senso. In poche parole generalizzare non ha alcun senso. Per una mela marcia non possiamo e tanto meno dobbiamo criminalizzare un intero comparto”.

Perché?

“Perché se viene meno il sistema, cioè se crolla la rete delle rsa, la stessa sanità subisce conseguenze  gravi. Infatti se dovessimo far ospedalizzare le 30.000 persone che sono da noi, anziani, il sistema sanitario non reggerebbe. Quanto successo a Foggia dipende anche dal fatto che bisogna effettuare controlli più severi e non solo limitarsi alle zanzariere e verificare con scrupolo e attenzione i protocolli di assistenza”.

Che messaggio si sente di lanciare all’utenza?

“Di avere fiducia nella serietà e nella bontà del lavoro svolto dalle rsa. L’ episodio di Foggia, che come ripeto è assolutamente condannabile, è un evento isolato. Ma generalmente le rsa sono affidabili e lavorano con accuratezza e rispetto per l’ anziano, con grande professionalità”.

Che cosa pensa dell’installazione delle telecamere di sorveglianza all’interno?

“Sono totalmente favorevole, servono da deterrente e a protezione stessa di chi lavora con onestà. Va detto che il personale spesso è sotto stress, manca del tutto il sostegno della Regione, anni per gli accreditamenti, durante il Covid non abbiamo visto neanche le mascherine”.

Ritiene che nelle assunzioni del personale si debba usare più attenzione?

“Certamente sì. Bisogna valutare dei titoli di studio del candidato, le sue qualità complessive, e soprattutto che abbia i nervi a posto. Inoltre ritengo fondamentale test psico attitudinali, cioè se sono in grado di reggere lo stress non semplice di lavorare con anziani. Questo è un mestiere che si fa prima di tutto con il cuore e la passione. Non è sbagliato definirlo una missione. Proprio per prevenire ed evitare fatti orribili come quelli accaduti di recente a Foggia”.

Bruno Volpe

 

 

 


Pubblicato il 2 Febbraio 2023

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