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Grande cuore dei rossoneri, in finale affronteranno il Lecco

Alla vigilia della sua prima partita da tecnico, al ritorno in Capitanata, mister Delio Rossi aveva asserito “Non sono Padre Pio o un mago che fa i miracoli, ma darò il meglio” e così è, a prescindere da come si concluderà il tecnico rossonero ha galvanizzato una squadra che aveva il morale sotto le stelle e l’ha condotta ancora più in alto, cementando un gruppo che era già solido ma che aveva bisogno di ritrovarsi. Un Foggia che dopo la sconfitta ai playoff con l’Audace Cerignola, ha sempre visto un solo obiettivo, cioè quello di passare il turno, a costo di soffrire non essere belli esteticamente, ma portando a casa la sostanza ed essere decisivi quando occorreva. A giocarsi la quarta promozione in serie B, dopo quelle conquistate direttamente da Feralpisalò, Reggiana e Catanzaro, ci saranno Foggia da una parte e Lecco dall’altra, con quest’ultima che ha eliminato dai tiri di rigore il Cesena che era la grande favorita ed accreditata alla vittoria finale. Si andrà in scena il 13 giugno allo Zaccheria, alle 21.30 ed il ritorno 18 giugno alle 17.30 al Rigamonti-Ceppi.

LA GARA –  Dopo il pari dell’andata in riva all’Adriatico è andata in scena un’altra battaglia. Il Pescara passato in vantaggio con Desogus nel primo tempo supplementare, è stato fermato dal Foggia ad una manciata di minuti dal fischio finale, grazie ad un colpo di testa di Markix, mai titolare in campionato ma che ha regalato il gol della speranza per andare a giocarsela a quelli che oramai sono chiamati i tiri da rigore. Ma prima nel corso della partita, ci aveva pensato Cuppone al secondo minuto a portare in vantaggio gli abruzzesi. La squadra di Rossi non si è scomposta ed ha rincorso la gara ed il pari, subendo anche una traversa e reggendo. La grande voglia e cuore dei rossoneri gli ha premiati perché quasi al 98’ hanno trovato il gol in mischia di Rizzo a premiargli. Anche se poi ai supplementari sono tornati in svantaggio hanno dato sempre l’impressione di essere in partita e questa volta a differenza della Coppa Italia quando i rigori erano stati fatali contro la Juventus Next, sono stati decisivi anche ci sono stati diversi errori: sponda abruzzese per Canelotti, Aloi e Desogus, nel Foggia invece solo Ogunseye che aveva stretto i denti per esserci e Garattoni che però nel corso del campionato ha segnato diverse reti. Ma contava la sostanza ed il Foggia di Canonico è in finale. (Ph. Calcio Foggia 1920).

M.I.


Pubblicato il 9 Giugno 2023

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