Cronaca

Gli alunni dell’Assori cantano “Turandot” al San Carlo di Napoli

Gli alunni dell’Assori cantano “Turandot” al Teatro di San Carlo di Napoli. I ragazzi di III e IV della scuola primaria “Oaasi” dell’ “Assori onlus” di Foggia, associazione per la promozione socio-culturale sportivo dilettantistica e la riabilitazione dell’handicappato, hanno infatti preso parte al progetto “Scuola In Canto” cantando al San Carlo di Napoli mercoledì 20 marzo, nel coro della versione per le scuole dell’opera di Giacomo Puccini. “Il coro degli alunni di Foggia, i più piccoli tra i 400 ragazzi radunati al San Carlo dai luoghi più disparati d’Italia – ha commentato Pia Colabella, direttrice dell’Assori – ha strabiliato i presenti perché hanno saputo esprimere appieno con il canto tutta l’intensità delle loro emozioni”. Il progetto “Scuola In Canto” , promosso dall’associazione musicale “Europa In Canto”, al quale l’Assori ha preso parte, costituisce un metodo didattico per far apprendere l’opera lirica agli studenti della scuola dell’infanzia, prima e secondaria di I grado.“L’esperto di musica Giuseppe Padalino, diplomato al Conservatorio di Foggia e risorsa importante dell’organico scolastico dell’Assori – ha proseguito Colabella – , ha realizzato il progetto, innovativo nella tradizione per la presenza di cori stabili cui affidare le emozioni dell’opera. Un progetto in linea con la qualità di una scuola presente da vent’anni sul territorio foggiano, per formare i cittadini del domani. Quest’anno, grazie a questo progetto – ha continuato -, studenti e docenti stanno riscoprendo una tra le opere più celebri del melodramma italiano”.  Grazie a seminari, incontri e laboratori incentrati sulla pratica corale, gli studenti hanno imparato a conoscere il repertorio pucciniano, coinvolti, con entusiasmo e semplicità, in momenti giocosi e divertenti che li hanno introdotti allo studio del canto in maniera stimolante, soprattutto tramite l’utilizzo di strumenti specifici che li accompagnano e li appassionano al mondo dell’opera lirica. Il libro di testo è stato fondamentale per la formazione didattica e intellettuale, l’OperApp, l’App gratuita del progetto, è stato lo strumento digitale utilizzato per una graduale scoperta dell’opera. Inoltre ogni classe iscritta ha avuto a disposizione il cd audio che ha supportato lo studio delle tracce musicali da cantare, e un dvd Karaoke i cui contenuti video sono stati proiettati direttamente in aula con la Lim, per lo studio dei brani e per le parti tradotte in Lis, Lingua dei segni italiana. Terminato il percorso formativo in aula gli studenti hanno potuto partecipare attivamente al laboratorio/spettacolo finale al Teatro di San Carlo insieme ai cantanti professionisti e all’Orchestra, diretti da un direttore d’orchestra. “Sfolgorante è stato l’allestimento scenico– ha commentato ancora la direttrice Colabella -! cantanti vigorosi, interpreti speciali di un’opera molto cara a tutti gli appassionati, si sono esibiti sotto la guida di Germano Neri, maestro concertatore e direttore. “Nessun dorma” cantato da tutti, con la ricchezza di sfumature nota soprattutto grazie a Luciano Pavarotti, ha incantato letteralmente tutto il pubblico. I bambini erano veramente dentro la loro parte con la forza di un’emozione vivissima e partecipe, nei loro costumi  forgiati per l’occasione dalle mani esperte di docenti, mamme e nonne in azione. Un’organizzazione perfetta senza prove generali, dove ogni gruppo era pronto a seguire le direttive, come se fosse in trans.  “I nostri alunni sono stati premiati in ingresso e in uscita sul palcoscenico – ha sottolineato Pia Colabella – grazie alla loro capacità vocalica, all’impegno dell’esecuzione e all’inclusione di ogni diversità, come ha osservato il tenore Cristian Moschettino, venuto da Napoli a Foggia a monitorare l’esito del progetto. L’Assori ha voluto prendere parte al progetto, come omaggio all’opera lirica affinché gli studenti potessero conoscere un patrimonio culturale che rischia di essere disperso”. Commossi i genitori che sono intervenuti, fieri della performance dei loro piccoli, hanno condiviso con docenti e dirigente le loro opinioni sulla manifestazione. “Francesco Di Iasio, papà di Michele – ha ricordato la dirigente Colabella – , ha plaudito alla bellissima iniziativa, come esperienza unica che ha arricchito il patrimonio culturale di suo figlio e dei suoi compagni”.“Vivere l’evento da napoletana – per Lucia Forcelli, madre di Michele- , mi ha emozionato ancor di più, in special modo per lo spirito di condivisione che ha caratterizzato tutta la giornata: parlare di un evento è una cosa, ma viverlo è tutt’altra e ringrazio Foggia, dove vivo da più di 10 anni, per la sua vivibilità e la sua apertura al nuovo”.


Pubblicato il 26 Marzo 2019

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