Gino Lisa, lo scaricabarile continua
Movimentato question time, ieri pomeriggio, sul caso Gino Lisa di Foggia tra l’on. Lello Di Gioia del gruppo misto e il ministro dell’Ambiente Galletti, chiamato a rispondere sui ritardi che affliggono l’iter per il rilascio della Via. “Perché da due anni sistematicamente si hanno rinvii?” chiede Di Gioia. “Per questo Governo è prioritario sbloccare le grandi opere nel rispetto dell’ambiente – ha risposto il ministro -. Noi porteremo avanti questo obiettivo a partire proprio dalla realizzazione dell’infrastruttura che richiamava l’on. Di Gioia”. Il ministro ha spiegato la causa dei ritardi illustrando le due sospensioni del procedimento intervenute il 24 dicembre 2013 e il 27 maggio 2014. Nel primo caso l’Enac aveva chiesto uno stop per la necessità di considerare diversi livelli di incertezza rispetto al quadro programmatico in cui risultava inserito il progetto, il 1 aprile 2014, in seguito alla consegna di documentazione integrativa la procedura è ripartita. La seconda sospensione è stata richiesta dall’Enac per la necessità di presentare ulteriori documenti di approfondimento al fine di favorire il buon esito delle valutazioni in corso. Il 24 luglio Enac ha presentato ulteriore documentazione integrativa con un approfondimento relativo al quadro programmatico e l’analisi costi benefici del progetto. Poi il 6 agosto la procedura è ripartita, ma ad oggi manca ancora il parere del Ministero dei Beni Culturali, step necessario al rilascio del parere di Via.
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Pubblicato il 18 Settembre 2014