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Gino Lisa, la Regione chiama tutti a Bari dopo la pausa estiva

La palla, o meglio la cloche, è in mano ai nuovi vertici regionali: l’aeroporto Gino Lisa recentemente declassato a regionale secondo il nuovo piano nazionale varato dal Parlamento, potrebbe risorgere a nuova vita come l’Araba Fenice, con una pista più lunga. Il Presidente Emiliano, avrà sul suo tavolo il dossier, al rientro dalla pausa estiva, ed è subito in programma un incontro a Bari con il sindaco Landella, Istituzioni e imprenditori privati interessati. Il progetto di allungamento non è certo una novità ma, dopo l’invio a Bruxelles di opportuni chiarimenti, è in ballo – per la verità è in freezer da tempo –  un finanziamento comunitario da 14 milioni di euro. Di mezzo, al solito, la verifica sulla questione aiuti di Stato o no.  La Regione ha fornito in particolare dati: passeggeri e merci, ma se i preposti Commissari europei non vedranno soddisfatte le loro richieste è già noto che un quarto dei fondi dovrà essere di provenienza privata. Le cifre contano: intanto i lavori sono stati aggiudicati per un ammontare di 6 milioni che quindi danno fiato mentre il Sindaco Landella già aveva bussato al Governatore per la definizione a livello regionale – leggi Aeroporti di Puglia – del fatidico 25% mancante. E’ una partita complessa ma che ancora una volta per essere vinta richiede compattezza e unità di intenti. E’ in gioco lo sviluppo dell’intera area. Pare che un po’ tutti ne siano ben consapevoli come ben esplicitato dal vicepresidente della Provincia di Foggia, Rosario Cusmai, che parla di “battaglia da condurre aldilà degli schieramenti” e di “aeroporto strategico per lo sviluppo del nostro territorio”. Come sempre, ora più che mai, si dovrà passare dalle parole ai fatti.


Pubblicato il 15 Agosto 2015

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