Cultura e Spettacoli

Gemellaggio tra Lucera e Czestochowa in onore della fede in Maria

In dirittura d’arrivo l’unione religiosa e turistica delle due città

E’ in dirittura di arrivo un importante e significativo gemellaggio religioso e turistico- culturale tra la città di Lucera (candidata a Capitale della Cultura italiana 2026) e la città polacca di Czestochowa. Quello che unisce i due centri è la fede in Maria. E non solo. Ma il fatto che in tutti e due i centri vi sia l’immagine di una Madonna nera. Icona in Polonia, statua nella Cattedrale di Lucera. Ed entrambe, riporta la tradizione, giocarono un ruolo determinante sulla salvezza della popolazione. Quella polacca aiutò e molto durante la invasione militare degli svedesi, mentre si ritiene che Lucera durante la seconda guerra mondiale, fu risparmiata dalle bombe proprio per essersi affidata a Maria. Il gemellaggio presto sarà sottoscritto dai due sindaci. Abbiamo intervistato il primo cittadino di Lucera, dottor Giuseppe Pitta, sotto la cui sapiente amministrazione la città pugliese sta riscoprendo un’autentica primavera sociale e culturale.

Sindaco Pitta, ci parli dell’idea di questo gemellaggio con Czestochowa…

“E’ nato ed anzi è partito dai ragazzi che hanno fatto il servizio civile e da una idea molto buona della locale Pro Loco. Tra l’altro questo gemellaggio che è sicuramente di fede, ma anche di cultura, gioverà a Lucera nella sua candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2026”.

Che cosa vi unisce a Czestochowa?

“La fede in Maria e la sua venerazione, almeno per chi crede. Poi entrambe le città possono vantare la presenza di una Madonna nera. Sicuramente la città polacca è, dal punto di vista della devozione religiosa, più famosa di noi ed è un santuario di calibro internazionale, ma anche la Madonna di Lucera, la Assunta cui è intitolata la nostra Cattedrale, ha grande seguito e venerazione. I tanti pellegrini che vanno in Polonia spero che si ricorderanno anche di noi e riteniamo che il tutto possa avere un ritorno di immagine e turistico. Non dobbiamo dimenticare l’importanza del turismo religioso che spesso viene sottovalutato. E’ frutto di devozione e di amore”.

Quando si firmerà questo gemellaggio?

“Presto sarò in Polonia e riteniamo che debbano essere giustamente coinvolte le curie e i vescovi locali”.

Qual è il filo comune che unisce queste due Madonne?

“Io sono credente e penso che Maria sia importante. In quanto ai punti in comune, appunto il fatto di essere nere e di aver prodigiosamente salvato dai pericoli le rispettive comunità. Per Lucera, la Madonna Nera dell’Assunta è una star. Non dimentichiamo quanto siano sentite le processioni del 15 e 16 agosto, alla Madonna è dedicata la festa patronale. Maria è patrona di Lucera e abbiamo dei copatroni: San Rocco e San. F. Antonio Fasani, nativo della città”.

Lei è un sindaco credente…

“Nel doveroso rispetto della sana laicità, che non è laicismo, mi ritengo credente e non me ne vergogno, la fede va esternata senza riserve e con convinzione. Penso che la fede e quella in Maria specialmente, aiuti in tante circostanze. E senza cadere in superstizione o fanatismo abbiamo visto che la intercessione di Maria è stata positiva sia per la città polacca durante la invasione svedese, che per la comunità di Lucera risparmiata dalle bombe durante la seconda guerra mondiale. Presto firmeremo questo gemellaggio nel nome della fede, della cultura e di Maria, con la città polacca, capitale della devozione mariana”.

Bruno Volpe

 

 


Pubblicato il 31 Agosto 2024

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