Sport

Francesco Colletta, recordman insaziabile

Cos’è una muta semistagna? Se lo chiedono in molti in questi giorni, dopo l’exploit del nostro Francesco Colletta. Nato da genitori entrambi del Gargano (padre di Vieste e madre di Mattinata), Colletta vive fra queste due città dove si occupa anche di architettura, speleologia e archeologia. Ma la sua grande passione è la vita subacquea. Venerdì scorso, nelle acque di Maratea, Colletta ha frantumato il record di immersione continuata, che già deteneva e che era fermo a 32 ore. Il record è stato stabilito usando appunto una muta semistagna. A differenza di quella umida, la muta semistagna, che è fatta in neoprene, prevede la presenza di uno strato d’acqua tra il corpo e la muta stessa. Questo strato di acqua, scaldandosi al contatto con il corpo, mantiene una temperatura più calda rispetto a quella dell’acqua esterna, favorendo così la resistenza al freddo. Il nuovo primato non appaga Colletta che è già tornato in allenamento per arrivare a 36 ore, in quale specchio d’acqua ancora non si sa. Forse chiede troppo a sé stesso. L’immersione continuata è esperienza qi confini dell’impossibile. Perché il record sia tale (e Giudici vigilano in proposito) persino il cambio delle bombole deve avvenire sott’acqua. Come sott’acqua ha luogo l’alimentazione, che avviene assumendo tramite cannule cibi liofilizzati e succhi pensati per mantenere inalterato l’equilibrio idro-salino ; la lunga esposizione al sale, infatti, produce disidratazione. E in quelle trentasei ore Colletta non potrà neanche prendere sonno (il rischio è l’ipotermia). La fatica imposta dalla diversa gravità e dalla pressione dell’acqua – la prova avviene a dieci metri di profondità – la stasi forzata e la solitudine completano il quadro delle difficoltà. A questo punto, avrebbe detto Lubrano, la domanda sorge spontanea: Ma chi gliel’ha ordinato a Colletta? Le discipline ‘estreme’, come certo alpinismo, l’attraversare un deserto a piedi o la Manica a nuoto hanno poco di sportivo. A promuoverle è certamente l’interesse commerciale. Gli sponsor trovano il loro tornaconto e i progressi della medicina legati alle scoperte che si fanno sottoponendo l’organismo alla più spietate verifiche alimentano l’industria farmaceutica. Per fortuna esiste anche una ragione più nobile. Essa consiste nel piacere della sfida lanciata dall’Uomo non già alla natura bensì a sé stesso. Per quale motivo tutti i recordman in genere hanno in testa solo un’idea e cioè superarsi? Per il semplice motivo che l’avversario da battere non è l’eterno secondo. Il vero avversario è la parte più grezza del proprio animo, quella che sprona a competere col prossimo per il puro piacere di sconfiggerlo. Nel desiderio spesso inconsapevole di affrancarsi da questa primordiale condizione dello spirito vincendo o anche solo partecipando, è il senso autentico di ogni sfida estrema.
Italo Interesse


Pubblicato il 16 Settembre 2014

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio