Fotovoltaico nella Laguna e biometano a Serracapriola, confronto in Regione
In Commissione Ambiente si discutono due temi legati alla provincia di Foggia

Anche le biomasse destano preoccupazioni. Nella V Commissione del presidente Michele Mazzarano il consigliere Antonio Tutolo ha posto il tema della realizzazione a Serracapriola di due impianti di produzione di biometano da biomasse agricole. Si tratta di un progetto specifico per la costruzione di impianti a Serracapriola che utilizzano materie prime rinnovabili, come scarti agricoli per produrre biometano.
Il consigliere Tutolo ha espresso la necessità di “voler comprendere se la coesistenza di due impianti a poca distanza dal centro abitato (2000 metri, la legge consente una distanza di 500 metri dall’abitato ndr) possano creare disagi alla popolazione e cosa si possa fare per porre eventuali rimedi”.
Il Comune di Serracapriola ha votato all’unanimità una mozione pe esprimere la assoluta contrarietà alla realizzazione di questi due impianti. Pur nella consapevolezza di non poter procedere ad alcun blocco per non incorrere in ricorsi, anche perché una sentenza del Consiglio di Stato blocca qualunque iniziativa contraria dei Comuni. Ricordiamo che Il biometano è un combustibile rinnovabile ottenuto dal biogas, che a sua volta deriva dalla fermentazione anaerobica di materiale organico. Il processo di produzione prevede il trattamento del biogas per rimuovere impurità, come l’anidride carbonica, ottenendo così un gas simile al metano naturale. Questo biometano può essere immesso nella rete del gas naturale, contribuendo alla decarbonizzazione del settore energetico. Lo scopo ultimo è quello di ridurre le emissioni nocive utilizzando fonti di energia rinnovabile. “Il nulla osta dell’amministrazione comunale di Cagnano Varano per avviare la fase istruttoria sul progetto di un impianto fotovoltaico galleggiante nella laguna di Varano, è una questione che merita la massima attenzione. Non possiamo ignorare l’allarme lanciato dagli operatori turistici del lago di Varano e dal Wwf e le preoccupazioni per quello che potrebbe accadere all’ecosistema e per gli impatti sul paesaggio, dal momento che l’impianto occuperebbe 400 ettari del bacino della laguna. Una decisione che, leggiamo, sarebbe stata presa senza aver coinvolto preventivamente gli operatori economici e turistici e anche le vicine comunità locali, dal momento che Ischitella e Carpino hanno già espresso la loro contrarietà”.
Queste le ragioni per cui la consigliera Rosa Barone ha chiesto l’audizione in commissione Ambiente dei sindaci di Cagnano Varano, Ischitella e Carpino e di un rappresentante degli operatori turistici del lago di Varano. “Vogliamo approfondire – ha detto la consigliera Rosa Barone – le ragioni che hanno portato il Comune di Cagnano Varano a dare parere favorevole all’avvio dell’istruttoria che verrà condotta dall’Autorità Marittima di Manfredonia e mettere intorno al tavolo tutti i Comuni interessati e gli operatori turistici della laguna, così da potersi confrontare in maniera proficua per il territorio. Riteniamo necessario anche capire i rischi per l’ecosistema e le ripercussioni sul paesaggio. Dobbiamo puntare su un modello di sviluppo basato sulla valorizzazione delle attività di acquacoltura, itticoltura e pescaturismo, che possano dare nuove opportunità a tutta la zona”. L’assessore del Comune di Cagnano Varano, presente in audizione, ha sottolineato che la delibera di cui si parla, non è una autorizzazione ma solo la “decisione di rendere possibile la valutazione della realizzazione di questo importante impianto fotovoltaico nel lago di Varano, che potrebbe mettere a sistema svariate economie”. I rappresentanti degli altri Comuni hanno ribadito la forte contrarietà alla realizzazione di questo impianto. La Regione al momento non ha nessuna richiesta sul tavolo e comunque in questa materia non esprime pareri vincolanti, in tal senso l’assessora Triggiani si è resa disponibile al dialogo sempre nel recinto del rispetto delle competenze.
Pubblicato il 17 Giugno 2025