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Foggia-Pescara: gol, spettacolo e la polemica sterile di Zeman

Il presidente Nicola Canonico ha caricato ulteriormente la squadra e detto pronto a cedere il testimone, laddove ci fosse uno realmente interessato

E’ andato tutto in scena allo “Zaccheria” di Foggia, lo spettacolo offerto dal Calcio Foggia 1920, le dichiarazioni post-partita del patron Nicola Canonico che si è detto soddisfatto della prova ma anche pronto a cedere il testimone, e le dichiarazioni fuori luogo ed offensivo del maestro Zeman nei confronti della stampa foggiana, dicendo “Ci sono pochi giornalisti” oltre a non aver salutato Delio Rossi. Se tra due litiganti, se un rapporto lavorativo, come quello tra il tecnico pescarese ed il presidente Canonico si è interrotto bruscamente, non era il caso di mancare il saluto ad un suo collega e professionista come Delio Rossi o essere offensivo nei confronti della stampa. Però il calcio è anche questo, da diverso tempo, e quando non si ha più la pazienza di fare parte di tale mondo, bisognerebbe farsi da parte e salutare magari come ha fatto domenica sera, Zlatan Ibraimovich, dinnanzi al popolo rossonero del Milan, annunciando il suo ritiro live. Tornando agli altri rossoneri della Captinata allo Zaccheria quasi gremito e con le due Curve che hanno incitato dall’inizio alla fine, hanno dato spettacolo mettendo sotto la corazzata guidata da Zeman, nonostante avessero un organico ridotto. La squadra di Delio Rossi era passata in vantaggio con Davide Petermann dopo appena novanta secondi e la gara sembrava incanalata su quello che ha consnetito0 una vittoria larga ai Satanelli contro iL Cerignola. Sono stati colpito anche due pali, di cui uno dall’eccellente Ogunseye (fortemente voluto dal patron Canonico), ma il Pescata di Zeman, rimasto sempre in partita grazie anche a molta fortuna, ha trovato un calcio di rigore generoso, per un tocco di mani anche se fossero attaccate al difensore foggiano che cadeva dopo il contrasto, ed è stato trasformato da  Rafia. Il Pescara si è portato in vantaggio, nove minuti più tardi, con gol di Cuppone con un pallone morbido che ha battuto Dalmasso, ma dopo il ceck del Var ha annullato il gol. Il Foggia però non ha mollato ed è rimasto sul pezzo, d’altronde è anche una delle caratteristiche delle squadre di Delio Rossi, che non mollano mai. Intanto il Foggia ha colpito il secondo palo con Schenetti. Nella ripresa il Pescara è subentrato con altro piglio e Zrman ha effettuato subito cambi, su tutti quello di Lescano, il quale con un tocco da distanza ravvicinata ha battuto Dalmasso andando esultare quasi sotto la curva occupata dai tifosi foggiani. Ma al sessantesimo, uno dei migliori del Foggia, Bjarkason come un cecchino davanti a Plizzari ha pareggiato. Tutto ancora aperto in vista della gara del ritorno, con qualche rimpianto per i rossoneri che avrebbero meritato per lo meno ai punti, la vittoria. La nota del club foggiano che prosegue il silenzio stampa ma che pubblica quanto detto dal numero Uno, Nicola Canonico, per il bene del suo Foggia e il rispetto dei tifosi: “Siamo tra le migliori quattro squadre della serie ‘C’ e ci giochiamo alla pari con il Pescara l’accesso alla finale.Siamo la migliore delle pugliesi. Abbiamo fatto molto meglio dello scorso anno, anche se non ancora abbastanza per regalare ai tifosi e alla città di Foggia la gioia della promozione in ‘B’. Colpe e meriti saranno – a tempo debito – valutati da sostenitori e stampa. Ringrazio i ragazzi, lo staff tecnico ed i miei collaboratori. Tutti hanno dato il meglio e nessuno sta risparmiando sudore, dedizione e passione. Ringrazio chi ha sempre sostenuto la squadra ed anche chi ha offerto critiche che ci hanno aiutato a migliorare. Non ho tempo per polemizzare con i tantissimi che hanno trascorso più tempo a riempirmi di insulti e offese che a gridare ‘Forza Foggia’. Per vivere faccio l’imprenditore; per passione, il presidente di una squadra di calcio. Do il meglio di me in entrambe le attività, cercando di ottenere il miglior risultato possibile. Molti ottengono risultati peggiori, alcuni ottengono risultati migliori. Foggia e i foggiani, che sono e resteranno per sempre nel mio cuore, hanno diritto ad avere chi può dar loro di più, regalando infallibilità e certezze che nel calcio sono sempre più rare. Costui si faccia presto avanti e sia certo che – qualunque sia la conclusione di questa stagione – io non sarò un ostacolo! Sono soddisfatto di aver visto ieri sera i nostri ragazzi fronteggiare a testa alta una grande squadra e provare a far continuare il nostro sogno. Un sogno che – a detta di molti – è nato e potrà continuare anche senza di me. Lo auguro a Foggia e ai foggiani con tutto il cuore”, parola del presidente Nicola Canonico. Inopportune invece le parole di Zeman, nel post -gara: “Qui a Foggia ci sono pochi giornalisti  – ed in segno di protesta i giornalisti presenti si sono alzati ed usciti dalla sala stampa – Rossi? Non l’ho nemmeno visto, non so dov’era. Si è creata una rivalità che non esiste. Chi l’ha creata, potete immaginarlo. In casa presumo lo saluterò, in casa io saluto”. Ma forse Zeman dimentica che lo scorso anno quando era alla guida dei rossoneri, mandava provocazioni ad altri club, compreso a quel Bari che poi vinse il campionato di C. In ogni caso Canonico non ha perso tempo e fiato per rispondere e prosegue il suo, con passione, impegno e coltivando quel sogno che la città di Foggia, merita. (Ph. Calcio Foggia 1920).

M.I.


Pubblicato il 5 Giugno 2023

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