Foggia, ora basta scuse: a Casarano per rialzarsi
La sconfitta con il Crotone ha lasciato il segno. Squadra in crisi e stadio vuoto. Domani serve una scossa: al “Capozza” un derby che può valere la svolta

Un Foggia irriconoscibile, forse il peggiore visto negli ultimi anni. Uno Zaccheria desolato, privo del suo cuore pulsante: i gruppi organizzati della tifoseria. Uno stadio che un tempo incuteva timore è diventato terreno di conquista per chiunque, come dimostrato nell’ultima uscita casalinga contro il Crotone. I calabresi, sabato scorso, hanno passeggiato imponendosi per 3-0, un risultato persino stretto per quanto visto in campo. I numeri certificano la crisi: 17° posto in classifica, una sola vittoria in nove giornate, zero successi in trasferta, appena 5 gol segnati contro 15 subiti. Troppo poco per una piazza come Foggia. E a peggiorare il quadro ci si mettono anche le scelte societarie: con il commissariamento del club, i tifosi speravano in una politica dei prezzi più accessibile, vista la situazione delicata. Invece, i biglietti sono rimasti a cifre non certo popolari, allontanando ulteriormente il pubblico. Sul campo, il tecnico Delio Rossi, che aveva anche rassegnato le dimissioni salvo poi ritirarle su richiesta del commissario, ha parlato chiaro dopo la sconfitta con il Crotone: “Abbiamo giocato contro una squadra nettamente più forte, ma è mancata la giusta mentalità. Spero sia stato solo un episodio. Loro bravi, ma noi troppo ingenui. Zunno ha fatto ciò che voleva, così come altri. Tuttavia i ragazzi vanno incoraggiati: dobbiamo ripartire con lo spirito giusto”. Parole che cercano di accendere un gruppo giovane, costruito in corsa e con evidenti limiti tecnici. Ma è anche da qui che può nascere una reazione. E domani pomeriggio, alle 14.30, servirà il miglior Foggia per affrontare una delle sorprese del campionato: il Casarano. La sfida al “Capozza” arriva 37 anni dopo l’ultima volta che le due squadre si sono affrontate in campionato. I salentini, guidati da Vito Di Bari, sono terzi in classifica a pari merito con il Catania, e vantano il miglior attacco del girone con ben 19 reti. In casa sono ancora imbattuti: tre vittorie e due pareggi. Complessivamente, cinque successi, tre pareggi e una sola sconfitta (6-2 contro l’Atalanta U23 alla seconda giornata). Da quel momento, però, la squadra si è compattata, diventando una delle rivelazioni. Ma il Foggia, proprio in un momento così difficile, deve dimostrare di avere carattere. Serve un atteggiamento diverso, una mentalità più aggressiva e determinata. Perché nel calcio nulla è scontato, e portare via un risultato positivo da Casarano potrebbe rappresentare una svolta inattesa ma fondamentale. La salvezza è ancora possibile, mancano tante partite, ma è arrivato il momento di cambiare passo. Il gruppo deve mandare un segnale forte alla piazza, al proprio allenatore, a sé stesso. Solo mostrando unità e fame si potrà pensare a una rincorsa. E poi, a gennaio, con qualche innesto dal mercato, si potrà finalmente puntare a una risalita concreta, a patto che si resti distaccati dalle dirette concorrenti. Ma prima di tutto, testa e cuore al derby di domani: perché da Casarano può (e deve) iniziare un nuovo campionato. (Ph. Calcio Foggia 1920/Antonellis).
Pubblicato il 17 Ottobre 2025



