Foggia. Dodici lavoratori ai raggi x in 2 giorni
Anestesisti dislocati, contemporaneamente, in più luoghi di lavoro e dipendenti comunali imboscati dopo aver timbrato il cartellino. Per i primi sono partiti gli avvisi di conclusione delle indagini, e sono nove, per i secondi sono scattate le misura cautelari di arresti domiciliari, e sono tre. C’è n’è abbastanza, in due giorni, per chiedersi se, oltre le indagini e la presunzione d’innocenza, che guidano le parole di qualcuno degli intervistati, ci sia su Foggia un’ennesima emergenza. Etica, naturalmente, sebbene il bandolo della matassa, in questi casi, sia difficile da trovare. Capita, se è capitato, qui come altrove. Per questo Paolo Agostinacchio, non si sente di rispondere: “Aspetto l’esito delle indagini e non intendo strumentalizzare la vicenda”. Ma c’è un però: “Renderò pubbliche le mie opinioni nelle attività consiliari o in quelle che le precedono, chiederò se il problema è circoscritto, se ci sarà una revoca di provvedimenti o meno. Mi auguro, in questo momento, che il tutto non risponda a vero”. Continua sull’edizione cartacea del Quotidiano di Foggia. Nelle edicole di Foggia e provincia
Pubblicato il 26 Ottobre 2010