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Foggia, asili nido-Comune: sfascio totale

Non riapriranno fino a lunedì, la serrata dei nidi continua. La riunione al Comune di ieri mattina convocata dal sindaco non ha portato miglioramenti nel dialogo fra ente e gestori. Il bonus viene dato alle strutture  per un pagamento che, visti i precedenti, chissà quando avverrà. Dato che ognuna di loro  avanza dal Comune 250mila euro, chiaro che le promesse del “pagherò” valgono ben poco, i rischi, già affrontati, sono molti e la situazione peggiora. Nessuno degli operatori ha accettato la convenzione, da lunedì riapriranno in qualità di privati “applicando una retta unica concordata e compatibile con i nostri conti. La famiglia sa che deve portare i figli per 80 euro, la copertura rimanente è a carico del Comune. Pagheranno? Ma quando?”, spiega Annamaria Forgelli della Karol e Pio. Si recheranno da un legale, nei prossimi giorni, contro la contestata delibera del 29 luglio. I bambini costano  800 euro l’uno, (una mamma  su Fb si poneva il quesito della spesa mensile),  pannolini, omogeneizzati e personale gravano, eccome, sulle spalle degli asili.  Solo due nidi hanno accettato il bonus, Icaro e S. Francesco, esclusi per mancanza di requisiti dall’ultimo bando. Anche su questo punto si chiedono chiarimenti. Daniela Mancini, sindacalista Usppi, prende le parole dalla delibera del 29 luglio in cui si chiede, esplicitamente, di mantenere i livelli occupazionali, di impiegare personale già inserito nella struttura e con un’esperienza di almeno 4 anni: “Ma perché non si parla di questo? Insomma, tutti hanno il “loro” personale, il punto è vedere se lo si impiega”. Continua sull’edizione cartacea del Quotidiano di Foggia. Nelle edicole di Foggia e provincia.


Pubblicato il 1 Settembre 2010

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