Foggia al ballottaggio, è già corsa agli apparentamenti
Si dovrà attendere l’8 giugno per sapere chi sarà il sindaco nel capoluogo dauno. Tre punti percentuali non hanno permesso l’elezione del primo cittadino al primo turno: Franco Landella, candidato del centrodestra, ha ottenuto 27.075 preferenze (32,41%), a fronte delle 24.974 (29,89%) dell’avversario del centrosinistra, Augusto Marasco. Si va al ballottaggio, quindi, e a Foggia già si respira l’aria frenetica (solo 15 giorni di tempo) degli apparentamenti. Si riparte e i riflettori sono già puntati su Leo Di Gioia, che con la sua lista civica ha totalizzato 15.493 voti (18,54%), un numero di tutto rispetto che garantirebbe il successo al secondo turno, che sia Landella o Marasco a beneficiarne. Di Gioia, però, non è il solo “ago della bilancia”, bisognerà fare i conti anche con Luigi Miranda, che con i suoi rispettabilissimi 6.391 voti (7,65%) potrebbe risultare appetibile per i due candidati sindaco in corsa. Almeno per il momento, però, né Di Gioia né Miranda si sbilanciano, ringraziano soltanto, e attendono alla finestra il “pretendente” più vantaggioso. Voti destinati, per principio, agli scanni dell’opposizione, ovvero non trattabili, quelli di Vincenzo Rizzi che con il Movimento 5 Stelle è andato oltre la soglia del 7% con i suoi 5.925 voti, a dispetto delle diatribe sorte all’interno del movimento sulla sua “personale” lista, contestata persino dal capo supremo del movimento, Beppe Grillo. Un dato comunque che segna una svolta a Foggia: per la prima volta i grillini siederanno in consiglio.
Nulla da fare, invece per Lambresa, l’ex-vicesindaco non ha raggiunto neanche il 2% fermandosi a quota 12,77% con 1482 voti, di poco inferiore il risultato di Piemontese, con 1234 preferenze (1,47%). Al di sotto dell’1% Fiano con 776 voti (0,92%) e Martorana con 180 voti (0,21%).
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Pubblicato il 28 Maggio 2014