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Fallucchi: “Le elezioni si vincono fra la gente, non con previsioni da salotto”

Intervista con la senatrice di Fratelli d’Italia. . In itinere il ddl salute dopo gli abiti storici

In questi giorni la senatrice di Fdi Annamaria Fallucchi, in occasione della Giornata nazionale degli abiti storici (l’11 novembre) ha trascorso un po’ di tempo in un noto atelier romano. Qui delle artigiane sarde ricamavano con tecnica tradizionale su abiti di oggi. È la prima firmataria della legge, approvata lo scorso aprile, sugli abiti storici che celebrerà, prossimamente, la sua ricorrenza con una legge ad hoc. In corso la presentazione di un altro ddl, quello di tutela della salute e degli stili di vita salutari. Fra Roma, Foggia e San Nicandro Garganico, sua terra di origine cui è, evidentemente, molto legata, si sta muovendo per la Capitanata in vista delle elezioni regionali. Vari i suoi interventi su temi di rilevante attualità, la xylella, la “continuità territoriale” legata al Gino Lisa e, nell’intervista che segue, anche alcune considerazioni politiche sulla scelta del candidato governatore Luigi Lobuono.

Al momento, tuttavia, non abbiamo né la lista completa dei candidati del partito di Fallucchi, né quella degli altri partiti del centrodestra. I sostenitori della coalizione, da Fi a Lega a Noi Moderati, si prenderanno tutto il tempo utile fino alla scadenza di presentazione degli elenchi. Tutto ciò mentre campeggiano alcuni manifesti 6×3 di chi ha già compiuto da tempo il passo. La competizione richiederà la copertura elettorale di tutta la provincia con relativi costi, tanta fatica e una certa esperienza. Di fronte, un centrosinistra che vince in Puglia da vent’anni e un candidato rodatissimo come Antonio Decaro.

 

Senatrice, la scelta di Luigi Lobuono candidato governatore alle regionali vi è giunta inaspettata? Speravate in qualche maggiore novità?

“Non è stata una scelta inaspettata. È una candidatura che risponde a un’esigenza di equilibrio e apertura. Certo, ci si poteva aspettare un nome più “di rottura”, ma in questo momento abbiamo bisogno di compattezza e responsabilità. Le sfide che ci attendono richiedono serietà e competenza”.

Fratelli d’Italia non avrebbe potuto esprimere qualcuno dei    suoi?

“Fratelli d’Italia ha dimostrato grande maturità politica. Avremmo potuto esprimere un nostro candidato, e non ci mancano né i nomi né le competenze, ma abbiamo scelto la strada della coalizione, perché l’obiettivo non è la bandierina di partito: è vincere e governare bene”.

Da 20 anni governa in Puglia il centrosinistra. Quale slancio manca al centrodestra pugliese?

“Manca solo una cosa: credere fino in fondo che il cambiamento è possibile. Il centrosinistra ha costruito una rete clientelare difficile da scardinare, ma ha anche prodotto gravi ritardi su sanità, infrastrutture e sviluppo. Il centrodestra deve parlare con chiarezza alle persone e costruire un progetto pugliese, non solo elettorale”.

La Capitanata nel sistema Puglia. Un suo bilancio di questi ultimi cinque   anni

“È stato un quinquennio deludente. La Capitanata è rimasta ai margini, sia in termini di investimenti che di visione. Foggia, il Gargano, il Subappennino meritano un’attenzione diversa. Siamo stanchi di essere trattati come fanalino di coda”.

La Xylella anche sul Gargano. Lei ha presentato un’interrogazione per misure urgenti

“Sì, e continuerò a insistere. La Xylella è arrivata anche dove si diceva non sarebbe mai giunta. Non possiamo aspettare che il danno sia irreversibile. Servono misure urgenti, risorse e controlli. Difendere l’agricoltura è difendere la nostra identità”.

Aeroporto: lei si sta impegnando da tempo per la continuità territoriale. È importante? A che punto siamo?

“È fondamentale. Foggia non può essere isolata. La continuità territoriale è uno strumento che solo lo Stato può garantire, soprattutto per le aree interne e meno collegate. La nostra battaglia continua: stiamo spingendo affinché la Regione Puglia consegni la documentazione richiesta e promessa pubblicamente dal Presidente Emiliano. Solo così si potrà dare, finalmente, una risposta concreta”.

Dello stop al Gino Lisa cosa pensa?

“È l’ennesima occasione persa. E non per colpa del territorio, che anzi, nonostante gli slot avessero orari improponibili ha risposto in maniera ottimale, ma per una gestione superficiale a livello regionale. Gli stop improvvisi minano la fiducia della comunità e degli imprenditori. È ora di passare da voli promessi a voli garantiti.
Pensate cosa possono significare, per chi vuole investire nel nostro territorio, questi atteggiamenti schizofrenici della politica     regionale”.

Come vede, a proposito di voli, la cordata di imprenditori locali e pugliesi per Foggia? Sarebbe una cosa buona o no?

“È un segnale positivo. Se il territorio si muove, la politica ha il dovere di accompagnare. Ma attenzione: non si può lasciare tutto nelle mani dei privati. Serve un disegno strategico che metta insieme pubblico e privato, con regole chiare, trasparenti e obiettivi comuni”.

Fra i candidati in Regione della Capitanata si può dire a chi va e andrà il suo appoggio?

“Il mio appoggio andrà, com’è naturale, a chi nel corso di questi anni ha lavorato per le nostre comunità. Ma non sarà un appoggio solo di bandiera, mi interessa che ci sia un progetto serio per la Puglia e per la Capitanata”.

Cosa risponde a chi dà già per persa la partita contro Decaro?

“Le elezioni si vincono parlando alla gente, non facendo previsioni da salotto. Decaro parte forte? Partiva forte, fino a quando non abbiamo scelto Lobuono. Oggi, le fratture interne tra Emiliano, Vendola, Decaro e tanti altri hanno rotto il clima spogliatoio. Ogni giorno assistiamo a scenette da avanspettacolo. Noi vogliamo parlare ai pugliesi che chiedono più etica, sanità, lavoro, e infrastrutture. La partita è tutta da giocare. Noi ci crediamo”.

 

Paola Lucino


Pubblicato il 17 Ottobre 2025

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