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Emiliano: “Mi auguro che ‘l’incidente delle Tremiti’ si possa risolvere subito”

“Mi auguro ancora che questo ‘incidente delle Tremiti’ che era assolutamente imprevisto in una procedura che stava andando verso l’accordo tra le Regioni e il governo sulla questione delle prospezioni e delle trivellazioni si possa risolvere subito”. Lo afferma il governatore della Puglia, Michele Emiliano, in una nota. “Anche al di la’ della questione terminologica – aggiunge – ci tengono a dire che cercare il petrolio non significa trivellare, e questo e’ giusto. Ma ci chiediamo, cercare il petrolio per fare che? Per togliersi la curiosita’? Non credo”. “Noi pensavamo che una volta trovato l’accordo – conclude Emiliano – non ci fossero piu’ altre concessioni soprattutto in uno dei punti piu’ delicati di tutta la Puglia che sono le isole Tremiti. Le Tremiti sono un parco marino strepitoso e dunque e’ evidente che bisogna trovare un’intesa tra il governo e la Regione Puglia e le altre Regioni. Speriamo che questo possa accadere al piu’ presto”. “E’ opportuno che il Governo revochi le autorizzazioni per la ricerca del petrolio in Adriatico rilasciate prima dell’approvazione della Legge di Stabilità”. Lo afferma l’on. Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE della Camera, an-nunciando la partecipazione all’incontro in programma nella mattinata di lunedì 18 gennaio, a Manfredonia, tra le associazioni #notriv e le istituzioni.“La Legge di Stabilità – continua Bordo – stabilendo che non è possibile effettuare ricerche petrolifere entro 12 miglia dalla costa, ha senz’altro segnato un positivo passo in avanti rispetto alle originarie previsioni dello #sbloccaItalia. Anche per questo motivo a tanti è parsa sbagliata la concessione rilasciata il 22 dicembre.Personalmente, pur riconoscendo che l’autorizzazione non prevede le trivellazioni, come affermato da più parti, ma solo il passaggio di una nave oceanografica oltre le 12 miglia dalla costa per un’unica campagna geofisica della durata di 2/3 settimane, ritengo che sia stata comunque un errore.Ho sempre sostenuto la pericolosità potenziale dell’estrazione di petrolio, peraltro di bassa qualità, nell’Adriatico e la necessità di valorizzare, invece, le sue potenzialità ambientali e turistiche. L’ho fatto quando governava il centrodestra e non cam-bio idea adesso perché governiamo noi.L’ecosistema dell’Adriatico è assai delicato – conclude Bordo – una sua malaugurata alterazione determinerebbe un danno ambientale enorme ed un altrettanto rilevante danno economico alle comunità costiere che vivono principalmente di pesca e turismo”. Intanto il capogruppo de La Destra al consiglio comunale, Bruno Longo ha depositato la richiesta per la convocazione urgente del consiglio comunale per discutere e per approvare una mozione contro la trivellazione dell’Adriatico, con particolare riferimento alle trivellazioni presso le Isole di Tremiti, da indirizzare al Presidente del consiglio, Renzi, al Presidente della Repubblica, Mattarella ed al ministro Guidi. “Si è perfettamente consci- dichiara Longo-  dello strapotere,in campo energetico, delle multinazionali del petrolio : la riprova è l’assurdo comportamento del Governo centrale,che pur di compiacere ai “boss del greggio” non ha esitato a mettersi contro  10 regioni, contro i numerosi comitati ‘no triv’ ed in buona sostanza contro l’intero territorio italiano. Ma bisogna essere consapevoli che solo un largo processo di sensibilizzazione delle coscienze può essere in grado di fermare processi industriali e modelli di sviluppo sbagliati e che sembrano spaventosamente inarrestabili. -conclude-  Durante i lavori della commissione ‘regolamenti’ si è sollecitata una riunione della conferenza dei capigruppo per stabilire tempi e modalità della seduta monotematica in Aula: riunione che sarà convocata subito dopo il consiglio congiunto tra Comune e Provincia contro la paventata soppressione della Biblioteca Provinciale.”


Pubblicato il 15 Gennaio 2016

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