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Emiliano: “Borse di studio a tutti gli idonei nonostante il ritardo del Miur”

Sono circa 1.200 gli studenti iscritti alle universita’ pugliesi che potranno beneficiare, grazie all’impegno economico della Regione Puglia, delle borse di studio erogate dall’Agenzia regionale per il diritto allo studio (Adisu), nonostante il ritardo da parte del Miur nell’assegnazione del fondo per l’anno in corso. Lo comunica la Regione in una nota in cui il governatore Michele Emiliano sottolinea che “lo avevamo detto e lo abbiamo fatto: tutti gli studenti universitari pugliesi che hanno diritto a un sostegno economico otterranno una borsa di studio. Sostenere il diritto allo studio e’ un impegno preciso della Regione Puglia e dell’Adisu. Lo facciamo anche quando, come in questo caso, il ministero e’ in ritardo per l’assegnazione del fondo per l’anno in corso”.“I nostri giovani – prosegue Emiliano – devono avere la possibilita’ di studiare e di coltivare il proprio talento, sempre. Siamo felici di aver mantenuto la parola su un tema cosi importante per il loro futuro e dell’intera regione”. L’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, evidenzia che “lo scorrimento della graduatoria per le borse di studio erogate da Adisu e’ stato finalmente predisposto. Rivendichiamo orgogliosamente un altro non trascurabile risultato: la Puglia e’ una delle pochissime regioni italiane in grado di coprire la totalita’ delle richieste di borse di studio universitarie per l’anno accademico 2016/17. Nessuno studente e’ stato escluso per mancanza di fondi, grazie al notevole contributo integrativo che la Puglia ha destinato agli studenti, con propri fondi di bilancio, anche sopperendo al rallentamento nel trasferimento di risorse registrato nei mesi scorsi da parte del Miur”. Alessandro Cataldo, presidente del Cda Adisu, ritiene che “sara’ necessario, peraltro, far valere le necessarie pressioni nelle competenti sedi istituzionali per far si’ che i tempi nell’erogazione dei fondi da parte del governo centrale siano piu’ brevi e tengano conto delle esigenze reali degli studenti”.


Pubblicato il 19 Settembre 2017

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