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Elezioni comunali: chi andrà in giunta fra i nuovi consiglieri?

Da Giovanni Quarato a Massimo Russo, da Emanuele presidente del consiglio, tutte le ipotesi del post voto

Sono 9 gli assessori che prevede la giunta del Comune di Foggia. In questa fase post elettorale in cui 32 consiglieri eletti si godono la vittoria sono in decollo le consultazioni all’interno dei singoli partiti per proporre una rosa di nomi. Da quello che filtra, ancora molto poco, la sindaca Maria Aida Episcopo avrebbe già dato indicazioni in tal senso ai gruppi politici per una prima valutazione delle possibilità. Saranno eletti o presi all’esterno? Bisognerà capire l’orientamento complessivo, se ci sarà, se qualcuno preferirà optare per un tecnico mentre altri vorranno un orientamento più politico. La presidenza del consiglio potrebbe andare al consigliere più suffragato, Davide Emanuele, del Pd. Nel 2012, lo ricordiamo, lo stesso ruolo fu di Raffaele Piemontese che guidava il coordinamento provinciale del partito con Gianni Mongelli sindaco. Un parallelismo che è venuto fuori chiacchierando con qualche militante del partito. A questo ruolo potrebbe aspirare, dalla maggioranza, Giovanni Quarato, M5s, per cui, tuttavia, le voci di questi giorni ipotizzano anche un assessorato o all’urbanistica o ai lavori pubblici. Il consiglio e la città si aspettano autorevolezza, competenza, la minoranza il ruolo di garanzia che compete alla carica stessa di presidenza, sotto osservazione quanto non mai dopo il rinnovo dell’assise.

Per quanto riguarda un eventuale assessorato per Vladimir Luxuria, che aveva subito precisato quanto i suoi impegni di lavoro le impedissero di accettare una candidatura a sindaca, dal suo gruppo di riferimento foggiano non c’è conferma di alcuna delega. “È a disposizione del territorio, come lo è stata per la campagna elettorale”. Direttrice artistica del teatro Giordano, come fu per Michele Placido? Non si sa, sono diversi i ruoli che potrebbe ricoprire in giunta o all’esterno.

Massimo Russo, esperto di statistica, docente universitario con esperienza manageriale e dirigenziale, è l’altro nome balzato fra le indiscrezioni di queste ore per una possibile giunta. In quota Pd, precisa qualcuno, essendosi candidato alle politiche del 2018 con questo partito.

Peppino D’Urso, fra i più fervidi sostenitori di ben due consiglieri comunali eletti, Mario Cagiano e Alice Amatore, potrebbe essere il nome alla cultura, senza escludere le politiche sociali, sebbene a precisa domanda di chi scrive non abbia dato alcuna conferma né smentita. I civici di Con, terzo partito del campo largo, potrebbero convergere su uno dei propri eletti, lo stesso ex sindaco di Panni, foggiano, Pasquale Ciruolo. Se fosse nella partita dell’esecutivo, potrebbe far scorrere le liste e far scattare il primo dei non eletti, Domenico Di Molfetta. Sempre che non entri in giunta lo stesso Rosario Cusmai, che ha organizzato la lista, o non si opti per il coordinatore cittadino di “Con”, quel Gianni De Rosa rimosso da assessore nel 2014 da Landella. La vicenda del siluramento è stata da lui stesso ricordata in questa campagna elettorale durante una trasmissione televisiva.

La domanda che si pongono gli stessi leader politici in questa fase è se, in una situazione così nuova, con tanti consiglieri comunali alla loro prima esperienza, qualcuno, effettivamente, potrebbero ambire alla giunta lasciando il consiglio. Dalla lista Tempi Nuovi, che per oggi ha organizzato una conferenza stampa, dice con Sergio Clemente: “Non abbiamo ancora parlato di giunta, né si sono riuniti gli organismi di partito. Attendiamo i dati ufficiali sulle preferenze dei consiglieri che dovrebbero arrivare lunedì e poi la proclamazione del sindaco”.

 

Paola Lucino


Pubblicato il 27 Ottobre 2023

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