Cultura e Spettacoli

Ebrei di Puglia a Capo Verde

“Detesto viaggiare, a che mi serve? Quello che si può vedere, uno ce l’ha già dentro”, scriveva Isaac B. Singer. Ma noi amiamo rievocare i fantasmi del passato e nulla come il viaggiare si addice al recepire le voci del passato. Più, per il viaggiatore, quel passato è morto, più i suoi fantasmi sono vivi. Eravamo, agli inizi di questo decennio che già volge alla fine, nell’Arcipelago di Capo Verde. Anche là il popolo di Mosè vanta una lunga storia e gli Ebrei pugliesi hanno avuto un ruolo importante nella nascita della cultura creola in quello estremo angolo dell’Africa. Basta guardarsi un po’ intorno per scorgere, nelle lapidi, consumate dal tempo, di alcuni cimiteri e nella topografia delle isole, tracce significative della presenza di un’attiva comunità ebraica. Ad approdare per primi nell’arcipelago furono gli Ebrei portoghesi, perseguitati dall’Inquisizione, seguiti presto, per lo stesso motivo, da Ebrei spagnoli e poi dei Regni di Sicilia e di  Napoli, di quest’ultimo in prevalenza pugliesi [ “Da Bari viene la Legge – diceva un detto medioevale – e da Otranto la parola del Signore” ].   Continua sull’edizione cartacea del Quotidiano di Foggia. Nelle edicole di Foggia e provincia


Pubblicato il 21 Settembre 2010

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